Otto e Mezzo, Alessandro Sallusti inchioda Gad Lerner sui patrioti: "Dove vuoi arrivare?". Occhio alla supercazzola
Qui Otto e Mezzo, dove si ragione sulle parole di Giorgia Meloni, l'appello ad Atreju circa un presidente della Repubblica patriota. Da Lilli Gruber su La7 si confrontano Alessandro Sallusti, direttore di Libero, e Gad Lerner, firma del Fatto Quotidiano. Quest'ultimo aveva attaccato la leader FdI affermando che usa il termine "patriota" come sinonimo di "camerata", una sorta di velato richiamo al fascismo (quello di Lerner).
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Ad aprire le danze è Sallusti: "Sui patrioti... beh, la parola patriota la trovo desueta, mi viene da sorridere a pronunciarla, sembra di uscire da un altro mondo. Ma la Meloni ha ricordato altre cose: patriota era il termine che si davano i partigiani durante la resistenza e i padri fondatori del Paese durante il risorgimento. Quindi, denigrare il termine... non capisco dove Gad Lerner vuole mirare, qual è l'inverso di patriota? Non capisco", sottolinea il direttore.
Dunque la Gruber ricorda che Lerner si era speso nell'equazione patriota uguale camerata. Ma il diretto interessato eccepisce: "Non ho scritto quello, ho detto che Giorgia Meloni lo adopera come sinonimo di camerata, già nel suo libro. Si chiamano tra di loro come i comunisti e i socialisti compagni, loro i patrioti. Come distintivo retorico della loro comunità, che serve anche, faccio solo un esempio pratico, a far sì che per esempio Enrico Letta subito dopo essere andato via ad Atreju venga definito il Casalino di Macron. Insomma, ci sono patrioti e avversari politici accusati di essere la quinta colonna dello straniero", conclude Lerner, confermando di fatto ciò che aveva appena smentito.