Ignazio La Russa a L'aria che tira, un "golpe" targato Omicron? "Alibi perfetto", la denuncia: sporco gioco politico sul Quirinale
C'è il Covid, democrazia "congelata". Ignazio La Russa, ospite di Myrta Merlino a L'aria che tira su La7, riporta a galla un vecchio, amaro sospetto che alligna dentro Fratelli d'Italia da almeno un anno e mezzo. Allora era la pandemia appena esploda, oggi ci sono i timori per la variante Omicron che, sebbene ancora senza sufficienti evidenze scientifiche condivise, minaccia di riportare alle stelle i contagi e dunque ricondurre l'Italia ai temuti, nefasti lockdown. Stavolta, il dubbio che serpeggia da qualche giorno nei Palazzi del potere romano è che proprio sulla spinta della mutazione sudafricana del virus, di cui si registrano i primi casi in Europa, anche l'elezione del presidente della Repubblica prevista per fine gennaio 2022 possa venire condizionata in maniera decisiva.
"Vogliono trasformare la variante Omicron in una variabile per il Quirinale? Vogliono usare la pandemia come alibi per riproporre un'ingessatura istituzionale?", chiede il meloniano, polemicamente. Il riferimento dell'ex colonnello di Gianfranco Fini in Alleanza nazionale è ai retroscena secondo cui il Parlamento e la maggioranza di governo, con l'Italia sull'orlo di una nuova emergenza sanitaria, potrebbero preferire la conferma di Sergio Mattarella al Quirinale, per un bis "alla Napolitano", e un Mario Draghi confermato premier fino alla fine della pandemia. Verosimilmente, dunque, con scadenza naturale della legislatura a marzo 2023.
"Come mai tanto rumore per questa Omicron?", domanda La Russa, citando poi un articolo di Massimo Franco sul Corriere della Sera. "La pandemia come alibi di una ingessatura istituzionale per schermare l'impotenza dei partiti". Da qualsiasi angolazione la si guardi, uno scenario inquietante.
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