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Otto e mezzo, Alessandro Sallusti travolge Travaglio: "Hai pubblicato una notizia falsa!"

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Dalla macchina del fango renziana a quella di Travaglio. A Otto e mezzo, Marco Travaglio e Alessandro Sallusti battagliando sui dossier politici, fake news e campagne mediatiche "indirizzate" alla demolizione scientifica dell'avversario. "Che la politica e la giustizia usino l'informazione come arma impropria è un problema di tutti - ricorda il direttore di Libero -. Per esempio il Fatto quotidiano pubblicò una presunta intercettazione in cui Silvio Berlusconi dava della cul***a alla Merkel e quella intercettazione ha creato un caso diplomatico che agevolò la caduta di Berlusconi. Quella intercettazione non è mai esistita. Io non so se Travaglio l'ha fatto per aiutare qualcuno o per odio verso Berlusconi, sta di fatto che informazioni non verificate diventano arma politica".

 

 

 

 

 

 

"Era successo che in Parlamento i parlamentari del centrodestra erano terrorizzati dall'uscita dell'inchiesta di Bari su Berlusconi e Tarantini - si difende Travaglio, direttore del Fatto -. Berlusconi era convinto che la Merkel stesse cercando di fargli la pelle quindi la chiamava con quel simpatico vezzeggiativo ("cul***a inch***ile", ndr) con chiunque. I parlamentari erano terrorizzati che lo facesse anche con Tarantini e le ragazze. In Parlamento non si parlava d'altro e noi ne facemmo un trafiletto. 

 

 

 

 

 

 

 

 

"No no, c'era scritto che esisteva una intercettazione - attacca Sallusti". "Berlusconi non ha mai smentito quella definizione - replica Travaglio -. E il bello è che Sallusti e i giornali di centrodestra cominciarono a chiamarla così". "Certo - ribatte Sallusti, mentre Travaglio mostra una prima pagina dell'epoca -, ma sai perché? Mi sono fidato di me, invece ho fatto male. Non fai prima a dire di aver pubblicato una notizia falsa per fini politici? Succede eh". 

 

 

 


 

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