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Otto e mezzo, Matteo Renzi provoca Travaglio: "Facciamo parlare il pregiudicato", si scatena la rissa

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Più che Otto e mezzo, un ring. Matteo Renzi e Marco Travaglio se le suonano nello studio di La7, con Lilli Gruber nello scomodissimo ruolo di arbitro (un po' di parte, vista la manifesta antipatia umana e politica per il leader di Italia Viva) sempre più stizzito e con il direttore della Stampa Massimo Giannini in quello di spettatore non pagante. 

 

 

 

 

 

 

I "nemici" monopolizzano la serata, prima che sia proprio la Gruber a sostituirsi al direttore del Fatto quotidiano in una serie di schermaglie dialettiche sopra le righe con l'ex premier. Quando la conduttrice passa la parola a Travaglio per una replica, Renzi provoca: "Facciamo parlare anche il pregiudicato e poi ragioniamo. Prego, pregiudicato...". La Gruber si irrigidisce e Matteo prosegue: "Eh, è lui a essere pregiudicato, non io".

 

 

 

 

 

 

 

 

"Mi sembra di essere tornato ai tempi di Santoro - risponde piccato Travaglio -, quando i galoppini di Berlusconi mi davano del pregiudicato". "Travaglio non è mica colpa mia, la prossima volta non faccia reati, è molto semplice". "Devo togliervi l'audio, non fatemi fare cose sgradevoli", minaccia Lilli, che ancora a stento mantiene la calma. "Lo sapevo che il senatore d'Arabia veniva qui a buttarla in caciara, io non scendo nella rissa", prosegue ancora Travaglio. 

 

 

 

 

 

 



 

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