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Otto e mezzo, Lilli Gruber gela Di Maio: "Lei ha preso il 60%? Però oggi...". Grillino in tilt

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"Perché un'autobiografia a 35 anni?". Lilli Gruber ospita Luigi Di Maio a Otto e mezzo, a La7, e lo affronta subito con una domanda un po' perfida. Più che i dubbi sulla "sostanza" del libro Un amore chiamato politica, la giornalista avanza qualche sospetto sulla "furbizia" del big del Movimento 5 Stelle

 

 

 

 

 

 

Seconda domanda: "Lei è stato vicepresidente del Consiglio, ministro del Lavoro, dello Sviluppo economico e degli Esteri senza alcuna esperienza in questi campi. Lei è stato più bravo o più fortunato?". "Spero di essere giudicato per quello che ho fatto: dal decreto dignità, il reddito di cittadinanza, il record di export...", replica un po' stizzito Di Maio.

 

 

 

 

 

 

 

"Abbiamo come l'impressione che l'opinione pubblica le abbia consentito di fare un lungo tirocinio in questi settori...", prosegue il suo processo la padrona di casa. "Anche a chi mi ha preceduto ed era super titolato gli ho visto fare un lungo tirocinio e grandi danni da ministro - replica il titolare della Farnesina -. Io ho fatto lavori umili nella mia vita per pagarmi gli studi ma questo non può essere usato per denigrare me o le persone che come me hanno fatto lavori umili".  

 

 

 

 

 

"Si ricorda quando diceva che ci eleggevano con pochi clic? Al secondo giro nel mio collegio uninominale ho preso il 60%", esulta Di Maio, porgendo un assist alla Gruber per un'altra stilettata: "Sì ma avete dimezzato i voti ora, anche alle ultime amministrative...". "Come lei ricorda c'è sempre la tradizione di dare per morto il Movimento 5 Stelle - risponde Di Maio -, poi c'è la sorpresa finale". La Gruber non molla e chiude il cerchio: "Esistete da troppo poco tempo". E tanti saluti.

 

 

 

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