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Non è l'arena, la No Green pass insulta la giornalista: "Vi rompo il c***o"

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Insulti e minacce. La dura vita dei giornalisti alle prese coi No Green pass e No vax testimoniata da un servizio di due minuti di Non è l'arena, su La7. Rosanna Sferrazza, inviata di Massimo Giletti, si aggira per Roma alla ricerca di chi è in fila per fare un tampone e ottenere (controvoglia) il certificato verde anti-Covid. La fila è lunga, l'aria pesante. E la tensione, davanti alle telecamere, esplode. 

 

 

 

 

"Noi siamo qui perché il vaccino non lo vogliamo fare, purtroppo siamo costretti a questa pagliacciata del Green pass per andare a lavorare, solo perché ci serve lo stipendio". Quanto costa essere No Green pass? "Sono 3 tamponi a settimana, quindi 24 euro a settimana". E qualche rinuncia: "Non mangiamo fuori, niente pizza. Facciamo la spesa e mangiamo in casa", spiega una coppia.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Una signora in coda inizia ad attaccare frontalmente la giornalista: "La buona informazione siete voi? Gente disperata che deve pagare il pizzo per lavorare. Lo voglio vedere questo servizio, se va in tv la mia faccia vi rompo il c*** perché ho il video, ok?". "Potete usare anche un linguaggio più moderato", contesta educatamente la Sferrazza: "Ma quale linguaggio moderato... Venduti! Me***e!". Arriva un signore: "Voi siete tre sorci - accusa la troupe -, con sta faccia da c***o che ridi, ci sarebbe da mettervi le mani addosso".

 

 

 


 

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