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Otto e Mezzo, Alessandro Sallusti contro Gruber e Giannini: "Campagna d'odio contro Giorgia Meloni"

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Nel giorno dei ballottaggi, a Otto e Mezzo il tandem Lilli Gruber-Massimo Giannini gongola. Su La7, infatti, va in scena il consueto massacro del centrodestra, in questo caso si sguazza nel dar contro a Giorgia Meloni, la leader di FdI, ad oggi il "bersaglio grosso" per il centrosinistra.

 

Peccato che a Otto e Mezzo ci sia ospite, oltre al neo-sindaco di Roma Roberto Gualtieri, anche Alessandro Sallusti. E il direttore di Libero sorride. Quando la Gruber lo chiama in causa, infatti, spiega: "Sorridevo perché dite che non c'è vero che c'è una campagna d'odio... abbiamo qui Roberto Gualtieri e gli facciamo domande sulla Meloni...".

Ed ecco che però Giannini sospira: "Ma quale odio, Alessandro? Ma quale odio?". Figurarsi, nessun odio, no? Normale chiedere al sindaco della Meloni e non di quello che vorrà fare? Normale quanto accaduto nelle ultime settimane tra inchieste, caccia al fascista e file audio diffusi con tempismo sospetto? No, figurarsi, nessun odio...

 

Dunque, Sallusti riprende la parola e si rivolge a Gualtieri: "Volevo farle i complimenti e i miei auguri al neo-sindaco. Ma volevo chiederle: non le fa un certo effetto essere diventato sindaco con così pochi voti complessivi e soprattutto con dei voti che arrivano dall'endorsement di due partiti che in campagna elettorale hanno sostenuto che lei fosse inadeguato, mi riferisco a Carlo Calenda e M5s?", chiede il direttore. Ma Gualtieri la butta in fallo laterale, insomma non risponde: "Io sono stato votato da 565mila romani, che sono tanti, ma come ho detto sarò il sindaco di tutti e lavorerò con grande impegno per far ripartire questa città. Rispetto chi non mi ha votato e da domani sarò il sindaco di tutti", conclude Gualtieri. Amen.

 

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