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DiMartedì, Alessandro Sallusti incalza Conte: "Ma il M5s e i violenti no Tav?". L'ex premier perde il controllo

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Scacco matto a Giuseppe Conte in due mosse. Anzi, due domande. L'ex premier, oggi leader del Movimento 5 Stelle, è in studio a DiMartedì, su La7. E in collegamento con Giovanni Floris c'è Alessandro Sallusti. Il direttore di Libero riserva a Conte due semplici interrogativi, che mandano l'avvocato fuori dai binari. 

"Lei è a capo di un partito che è stato il primo a soffiare sul movimento no vax e offrirgli sponde politiche e istituzionali in tempi non sospetti, quando non c'era il Covid ma c'era il problema delle vaccinazioni dei bambini", ricorda Sallusti, che chiede a Conte se ha avuto qualche ripensamento. "Per quanto riguarda la violenza - aggiunge il direttore - non mi risulta che i 5 Stelle abbiano mai preso le distanze nettamente dai movimenti violenti no Tav che da anni devastano la Valsusa in nome di una idea abbastanza bizzarra. C'è una coerenza in tutto questo?". 

 

 

 

 

L'autodifesa di Conte sa di arrampicata libera sugli specchi. "Lei non può attribuire al Movimento 5 Stelle delle posizioni di singoli. Se parliamo di dubbi sui vaccini ne sono stati espressi da persone in passato che hanno abbandonato il Movimento 5 Stelle. Io sono il premier che ha avviato la campagna vaccinale, oggi non abbiamo dubbi e stiamo sostenendo il governo. Io ho cercato di convincere tutti che la libertà individuale deve finire quando si tratta di tutelare la salute". "Però quando ci sono gli episodi di violenza dei no Tav...", incalza Floris. Conte è in evidente difficoltà: "Nessuno ha mai tollerato episodi di violenza. Se c'è stato qualche singolo risponde il singolo. L'M5s a volte è stato vivace e aggressivo nei toni quando doveva entrare nei Palazzi, ma accostare il Movimento alla violenza... Direttore, non glielo consento". 

 

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