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Guido Crosetto e Carlo Calenda, rissa brutale: "Solo un rapporto estivo", "uomo improbabile"

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Botte da orbi tra Guido Crosetto e Carlo Calenda sotto al Cupolone. La partita romana del Pd rivela fino a dove i compagni possono spingersi pur di centrare l'obiettivo grosso, occupare di nuovo il Campidoglio. I protagonisti sono noti: Roberto Gualtieri, candidato dei dem, è arrivato al secondo turno e ora, per superare Enrico Michetti del centrodestra, ha bisogno dei voti di chi al primo turno aveva scelto i suoi avversari, la sindaca grillina uscente Virginia Raggi e l'outsider di centrosinistra Calenda. Missione quasi impossibile, visto che Calenda odia cordialmente (ricambiato) i 5 stelle e in teoria i voti dell'una escludono quelli dell'altro, seguendo una logica politica.

 

 

 

 

 


"Conte è un trasformista, ha approvato i decreti sicurezza. Di Maio in un paese normale venderebbe i giornali! E' stato un pessimo ministro dello sviluppo economico", attaccava a poche ore dallo spogli Calenda, in studio a Otto e mezzo su La7. "Calenda odia Conte. Conte odia Calenda. Calenda non vuole Conte. Conte non vuole Calenda - riassumeva la situazione surreale Crosetto, fondatore di Fratelli d'Italia, su Twitter -. Il Pd però riesce a prendere i voti da tutti e due dicendo ad uno che con l'altro non è amore ma solo un rapporto estivo".

 

 

 

 

 

Reazione piccata di Calenda, sempre molto attivo sui social. "Riesce perché avete candidato una persona improbabile, senza un programma o una idea, con liste piene di fascisti e gente alla Pippo Franco. Riesce perché non avete uno straccio di classe dirigente e una leader che non riesce a dire 'sono antifascista'". Insomma, dalle comunali di Roma la battaglia passa subito a livello nazionale, con l'ormai trita polemica sulla "lobby nera" di Fratelli d'Italia.

 

 

 

 

 

Ma Calenda, non pago, rincara attaccando Crosetto sul piano personale: "E dietro il tuo buonismo acchiappa tweet resta il fatto che non sei in grado di tagliare il cordone con una destra inquinata e anti europea. Dopo che avrai mostrato la stessa intransigenza che io vs i 5S vs l'accozzaglia di incompetenti e criptofascisti di FDI potrai dare lezioni". A sinistra, Pd o non Pd, la strategia per prendere qualche voto in più in fondo è sempre la stessa: dagli al fascista (o presunto tale).

 

 

 

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