DiMartedì, Pietro Senaldi contro Sabina Guzzanti: "Allora lo stupido sono io". Così a sinistra beffano milioni di italiani
Alla fine in Italia vincono sempre i più furbi. A DiMartedì, su La7, Sabina Guzzanti parla del suo ultimo film Spin Time - Com'è dura la democrazia. Ambientato in uno stabile occupato a Roma, autogestito da 180 famiglie da 8 anni: un po' lo specchio del Paese. "Stiamo parlando di legalità - sottolinea Floris -, ma se è occupato non è giusto che ci siano delle famiglie là dentro, c'è un proprietario...". "Esatto - risponde la Guzzanti -, a Roma c'è un problema abitativo, ci sono 170mila case sfitte e decine di migliaia di persone in mezzo alla strada. Se il problema non si risolve inevitabilmente le persone occupano, così come se uno non trova da mangiare inevitabilmente a un certo punto trova il modo di mangiare. Non è possibile pensare che uno scelga di morire perché è illegale vivere".
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"La sostanza vince sulla forma, sulla legalità", chiosa Floris. Replica Pietro Senaldi, in collegamento da Milano: "Un conto è il film, è un'opera d'arte e un artista può dire quello che gli pare, con delle licenze poetiche. Ma a questo punto mi viene il dubbio di essere io lo stupido, che non avevo i soldi, li ho chiesti e mi sono indebitato fin'oltre la pensione per comprarmi casa. Lo sono lo stupido, tutti gli italiani sono stupidi e quelli lì invece sono gli intelligenti. Mi risulta che abbiano anche attività economiche su cui, immagino, non paghino molte tasse. Beati loro, perché lo Stato li lascia vivere a spese degli altri".
"Quelle persone non potevano fare un mutuo - puntualizza ancora l'attrice e regista -, c'è gente che lavora solo 3 o 4 giorni a settimana. Il problema è sentito ovunque, in Germania c'è stato anche un referendum per poter espropriare palazzi ai grandi proprietari". "Però ci sono due ingiustizie, quelle degli italiani che fanno un mutuo e del legittimo proprietario dello stabile", la incalza ancora Floris. E Senaldi aggiunge: "Io non penso che lo Stato non sia in grado di occuparsi degli indigenti, su questo stabile i proprietari pagano perfino l'Imu, e questa è una beffa. L'immobile è diventato persino un set...". "Abbiamo scritto al proprietario, non ci ha risposto", conclude la Guzzanti. Così va l'Italia, nel 2021.