DiMartedì, Matteo Salvini ride in faccia all'inviata di Floris: "No, no...". Morisi, dove si spingono
"Ci sono delle indagini, lasciamo indagare". Matteo Salvini viene raggiunto dalla inviata di DiMartedì, su La7, che gli chiede conto del caso di Luca Morisi. Il suo ex responsabile della comunicazione sui social è indagato a Verona per cessione di sostanze stupefacenti. "Però lei due anni fa a Bologna non era dello stesso avviso con le persone a cui lei aveva citofonato", chiede la giornalista facendo riferimento alla famosa scena della citofonata nel difficile quartiere del Pilastro, in campagna elettorale. Quel "scusi lei spaccia?" che nelle ore della drammatica confessione di Morisi è diventato ovviamente un "meme" sui social per dileggiare il vero obiettivo
"Meglio put***a che fascista". E ora gode per Morisi: "Ha distrutto la mia vita, ora finisce male"
"Ci sono persone che sono state arrestate per spaccio", ricorda però il leader della Lega. "Ma non quando lei ha citofonato", ribatte l'inviata di Giovanni Floris. E a Salvini scappa un sorriso amaro: "No no - ride letteralmente in faccia alla cronista -, se li hanno arrestati per spaccio è perché c'erano evidenti elementi che nel quartiere sapevano che lì la gente spacciava".
"Per quello che riguarda Luca - riprende il ragionamento l'ex ministro degli Interni - se ha fatto un errore personale è da condannare, la droga è sempre morta, un errore, leggere o pesanti non esiste una droga buona e combatterò finché campo per evitare che i ragazzi si fott***o il cuore e il cervello con droghe di ogni genere, e poi chi sbaglia paga".