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DiMartedì, Pietro Senaldi su Ciro Grillo e la ragazza: "Non puoi ritirare il consenso il giorno dopo". E Ilaria Sotis va in tilt

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"Questi ragazzi si sono comportati malissimo, ma non si capisce quanto fossero consapevoli di quello che stavano facendo, almeno leggendo le chat successive". Pietro Senaldi, condirettore di Libero, interviene in studio a DiMartedì su La7 sul caso di Ciro Grillo, il figlio del comico Beppe Grillo indagato a Tempio Pausania insieme a tre suoi amici per violenza sessuale ai danni di una 19enne. 

 

 

 

 

 

"Una cosa interessante è che non si capisce non solo quanto loro fossero consapevoli, ma se la ragazza avesse dato loro il consenso o no", prosegue Senaldi. L'avvocato Annamaria Bernardini de Pace, in collegamento con Giovanni Floris, annuisce. "Ma cosa c'entra? Il consenso è quello che io ho firmato prima di venire qua", protesta Ilaria Sotis, giornalista di Rai Radio1. "C'entra eccome - ribatte Senaldi -, non puoi pentirti il giorno dopo".

 

 

 



"No? Tu ti puoi pentire per mesi e mesi". La Sotis confonde in maniera piuttosto evidente i piani di una questione già di per sé molto spinosa e Senaldi le fa notare un dato fondamentale, anche dal punto di vista processuale: "Il giorno dopo come faccio io a registrare il tuo dissenso? Se tu sei consenziente oggi non è che domani puoi dirmi non volevo". "La legge è cambiata graziaddio e ci sono 12 mesi di tempo per fare la denuncia", prosegue per la sua strada. Senaldi sgrana gli occhi con Floris: "No, non ha capito quello che dico. Uno non può dire il giorno dopo dire 'non volevo' se la sera della presunta violenza non ha manifestato la sua contrarietà". 

 

 


 

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