Cartabianca, Flavio Briatore contro Beatrice Lorenzin: "Chiusi anche quest'estate? Coprifuoco, scoppia la rivoluzione"
Nervi tesi a Cartabianca su Rai3 sul tema riaperture. Flavio Briatore, imprenditore di famosi locali notturni come il Billionaire, e il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca si confrontano con Beatrice Lorenzin del Pd, ex ministro della Salute che porta avanti la linea della massima cautela, a costo di penalizzare però interi comparti produttivi come quello dell'intrattenimento, dei locali, dei bar e dei ristoranti.
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Sul coprifuoco, per esempio, ancora oggi non sembra esserci un vero dialogo. "La cosa che dà fastidio ai turisti è il coprifuoco alle 22 - incalza Briatore -. Bisogna pensare anche ai ragazzi: vogliamo tenerli chiusi anche quest’estate? Non possiamo continuare a tenere questo coprifuoco. Altrimenti scoppia la rivoluzione". Nel governo si parla di una modifica, ma Bocca è scettico: "Questo è il Paese dei 'vedremo' e 'faremo'. Oggi il premier Draghi ha detto che dal 15 maggio si potrà entrare in Italia con il green pass. Questa è la prima data che abbiamo ricevuto. Fino a ieri non si sapeva nulla".
Una buona notizia che non cancella le incertezze del presente e per il futuro. "In Gran Bretagna hanno detto quando avrebbero fatto riaprire i ristoranti con tre mesi di anticipo e hanno dato i soldi a tutti, con cassa integrazione al 100% degli stipendi. In Italia non c'è niente di preciso e hanno messo la gente alla disperazione", aggiunge Briatore, che da mesi martella Palazzo Chigi. L'aria è pesante. "Stiamo tenendo tranquilli gli imprenditori - riflette amaro Bocca - e poi in piazza Duomo a Milano vediamo i tifosi che festeggiano e che rischiano di far impennare la curva dei contagi. Continuano a dire: ancora 15 giorni, ancora un mese. Ma le aziende sono chiuse da un anno". "Non fanno aprire i ristoranti e poi ci sono 30mila persone in piazza Duomo a Milano per festeggiare lo scudetto dell’Inter - gli fa eco Briatore - . Lì non c’è il virus. Sembra che la pandemia sia solo negli alberghi e nei ristoranti, non sui mezzi di trasporto".