Non è l'arena, Massimo Giletti sbotta: "Che paese siamo diventati? Mi hanno minacciato". La bomba su Domenico Arcuri
Il caso Oms sconvolge Massimo Giletti. A Non è l'Arena, su La7, manda in onda le chat tra il vicedirettore vicario dell'Oms Ranieri Guerra e l'ex presidente Iss Silvio Brusaferro sul report "censurato" su Italia e coronavirus e con il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, in studio e visibilmente imbarazzato, sbotta: "Lei ha chiesto le dimissioni del direttore generale, Paragone dice che non rispondono alle domande, e non si muove niente. Ma che paese è questo? Ma che paese è? Che fa cacciare una persona onesta come il dottor Francesco Zambon, che ha scelto con dignità di andarsene e rinunciare a milioni di dollari, perché se stava dentro e resisteva non potevano cacciarlo. Ma lui per dignità se ne è andato".
Zambon è il dirigente dell'Oms che aveva redatto il report "compromettente" sull'assenza di piano pandemico che Ranieri Guerra, come lui stesso ammette nelle chat, si è adoperato per "silenziare". Una vicenda per cui l'altissimo dirigente italiano dell'Oms è indagato.
"Che Paese è? - prosegue Giletti, indignato -. Un Paese in cui i giornalisti che fanno le domande vengono minacciati, questa è la verità, io sono stato minacciato anche su questa storia, perché quando si chiamano i vertici di questo gruppo sono minacce. E chi sa e ci sta guardando sa a chi mi riferisco. Quando mi occupo di strutture commissariali e si ricevono avvocati ogni giorno, ogni settimana, solo perché si ha il coraggio di porre domande nel silenzio degli altri, questo non lo posso accettare. Non lo posso più accettare!". Il riferimento esplicito Giletti lo fa in un altro intervento, quando ricorda come l'ormai ex commissario straordinario all'emergenza Covid Domenico Arcuri, poi rimosso dal neo-premier Mario Draghi, in conferenza stampa avvertiva esplicitamente i giornalisti di Non è l'Arena che "molti sono già stati querelati".