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Dritto e rovescio, Giuseppe Cruciani brutalizza Andrea Romano: "Una str***a incommentabile, questo è solo terrore da lockdown"

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Le proteste di piazza contro le chiusure dividono Giuseppe Cruciani e Andrea Romano a Dritto e rovescio, e in studio volano parole grosse di fronte a un impassibile Paolo Del Debbio. "Le manifestazioni di piazza di ristoratori e ambulanti dominate da fascisti e infiltrati? Una str***ta talmente grande che non è manco commentabile", esordisce col botto il giornalista e conduttore de La Zanzara, su Radio 24, replicando al deputato del Pd. "Come in tutte le manifestazioni del mondo c'è qualche imbecille che va condannato e che vuole fare il gradasso e prendersela con la polizia". 

 

 

 

 

"Sono manifestazioni che nascono dal fatto che tra governo Conte e governo Draghi non è cambiato nulla e che anzi forse la situazione dal punto di vista dei ristori è peggiorata", spiega Cruciani. Nel primo caso "almeno si intravedeva qualcosa, anche se di concreto non c'era nulla, in questo caso aumentando la platea le persone hanno la certezza che non avranno nulla o avranno molto poco". 

 

 

 

 

Da qui, conclude il suo spietato ragionamento Cruciani, nasce la protesta, fino a ora sostanzialmente civile, di una fetta sempre più grande di "sommersi" dalla crisi. "Vanno in piazza giustamente perché secondo molte teorie che Romano non vuole accettare si può riaprire con tutti i criteri di sicurezza senza provocare le stragi immani che dice lui, questo è solo il terrore, lui predica solo il terrore della grande strage che peraltro c'è con il lockdown, che lui ha sempre voluto. Senza il lockdown totale, può darsi che le cose vadano diversamente".

 

 

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