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Otto e mezzo, Marco Travaglio irride Matteo Salvini. Lilli Gruber gode, ma la regia "la becca" in diretta

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Le battute di Marco Travaglio per irridere Matteo Salvini scatenano l'ilarità in studio a Otto e mezzo, con la regia che coglie in flagrante la padrona di casa Lilli Gruber bearsi dello humour del direttore del Fatto quotidiano. In collegamento, a Travaglio viene chiesto se è rimasto stupito dal "bombardamento" del leader della Lega contro il ministro della Salute Roberto Speranza. "Fanno bene a tenere i toni bassi e non rispondere per le rime?", lo istiga la Gruber. 

 

 

 

 

"Non possono fare altro, lo sapevano benissimo che infilandosi in un governo con Salvini, Salvini avrebbe fatto Salvini - replica Travaglio -. Mi meraviglio della meraviglia, ha fatto così per un anno e mezzo quando governava con i 5 Stelle, e adesso ha ricominciato a farlo. È Salvini, anzi io lo riconosco più oggi che non l'altro ieri, quando ha detto 'il rosso è il rosso e il giallo è il giallo'. E io aggiungere: e Sanremo è Sanremo". Su questa boutade dall'alto valore politico, Lilli sorride ilare così come gli altri suoi ospiti in studio, tra cui l'ex ministro dell'Economia del Pd Roberto Gualtieri. 

 

 

 

 


"Era una banalità che sembrava averlo fatto rientrare nella presa di coscienza che i lockdown dipendono dai numeri e non dalle bizze di questo o quel ministro. Oggi è tornato in sé - suggerisce ancora Travaglio -, quello dell'aprire tutto, quello della maglietta 'io apro', quello che ha elettori a cui ha promesso di aprire e che ha appena votato in CdM un decreto che chiude tutto per un altro mese, perché come un anno fa non si può fare altrimenti. Nel mio piccolo l'avevo detto, mettersi in casa Salvini e Forza Italia avrebbe prodotto una cacofonia, metterli dentro tutti a parte la Meloni avrebbe fatto esplodere la maionese. E sarà sempre peggio: dall'inizio del semestre bianco, il 3 agosto, quando si saprà che non si andrà a votare, sarà il liberi tutti, il casino più totale. Salvini però lo conosciamo tutti. Se l'è preso (sottinteso Mario Draghi, ma forse pure il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ndr) e adesso se lo tenga". 

 

 

 

 


 

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