Otto e mezzo, Antonio Padellaro si scalda con Calenda: "Ma cosa sta dicendo?". La colpa: non aver detto grazie a Conte
"Calenda ma cosa sta dicendo, ma cosa dice?". Antonio Padellaro si scalda a Otto e mezzo, in collegamento con Lilli Gruber. La "colpa" è di Carlo Calenda, leader di Azione che "smonta" il mito di Giuseppe Conte salvatore dell'Italia sul Recovery Plan. E l'editorialista del Fatto quotidiano non la prende bene. In studio si sta parlando della strana alleanza di governo, con Matteo Salvini e Pd insieme per Mario Draghi. "Va bene tutto, l'emergenza nazionale, ma non possiamo far digerire tutto ai cittadini - attacca Padellaro -. Fino all'altro ieri il Pd definiva Salvini un pericolo per la democrazia, non parliamo dei giudizi degli intellettuali d'area. Pochi giorni fa, Salvini ha detto che accetterebbe la parte a fondo perduto del Recovery Plan e rifiuterebbe il prestito. Vero è che Salvini è mutevole, ma quando entreranno al governo sono curioso di sapere se questa idea Salvini continuerà a perseguirla. Draghi ha bisogno di idee, contributi, osservazioni intelligenti. Come può gestire questa macedonia mista in cui tutti dicono il contrario di quello che dicevano ieri?".
"Ma questa è la storia di questa legislatura - lo interrompe Calenda -. I decreti Sicurezza a cui faceva riferimento Padellaro sono stati fatti con il presidente Conte al governo coi 5 Stelle. Anche i 5 Stelle sono indigeribili? E quel presidente che si è tenuto per un anno i decreti di Salvini era il punto di riferimento dei riformisti? Questa è una legislatura impazzita".
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"Anche lei si è fatto eleggere nel Pd, poi è uscito e si è fatto il suo partito", lo stuzzica Lilli Gruber, facendo ridere Padellaro. "Alt, alt, alt - replica stizzito Calenda -: io mi sono fatto eleggere nel Pd con tutto il Pd che diceva se cade il governo ci sono solo le elezioni. E in Europa sono rimasto nel gruppo del Pd". "Non voglio difendere l'indifendibile, se il governo Conte si è contraddetto per carità - interviene Padellaro -. Ma voglio chiedere a Calenda se può ringraziare Giuseppe Conte per aver portato i 209 miliardi dall'Europa, perché sembra che li abbia portati la cicogna. Apprezzi questa iniziativa".
"Il Recovery Fund è stata un'iniziativa di Merkel e Macron, la narrazione per cui Conte è andato e ha preso 209 miliardi è priva di fondamento, io ho ringraziato Conte per altre cose". E Padellaro perde la calma: "Calenda ma cosa sta dicendo, ma cosa dice? Ma cosa dice?". "Stasera sono Zen, non litigo con nessuno", la chiude con signorilità
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