Titolo V, rissa tra Matteo Salvini e Simona Sala su Rai 3: "Visto Capitol Hill?", "Non le fa onore. Arroganza, sorrisini..."
Scintille a Titolo V, la trasmissione di Rai 3. Scintille tra Matteo Salvini e Simona Sala, direttrice di Radio 1 e del Giornale Radio Rai, che ha contestato al leader della Lega il sostegno ai ristoratori che ieri sera, venerdì 15 gennaio, avevano deciso di aprire nonostante i divieti del governo: "Io invidio le sue certezze in un momento in cui nulla è certo in nessuna parte del mondo”, ha esordito la Sala. “Siamo tutti vicini alle persone che perdono il lavoro e non possono aprire, ma questo tipo di regole sono così ovunque. Non aprono perché si è visto che quando aprono la sera le persone tendono ad assembrarsi, a pranzo è diverso, non avviene quasi mai. Ci sono motivazioni, non è che qualcuno si accanisce e altri che li difendono. Non è tutto bianco o nero. Confesercenti e Confcommercio erano contro questa iniziativa", ha rimarcato. Dunque, il parallelismo addirittura con i fatti di Capitol Hill: "In questo momento in cui le persone sono davvero disperate, appoggiarle nella decisione di non rispettare la legge è un cavalcare la rabbia che può portare a cose viste a Capitol Hill. Le persone sono disperate. Capisco chi si incatena, ma dire fate bene a infrangere la legge non lo capisco", ha picchiato duro.
Secca la replica di Salvini: "Il paragone che fa tra il barista e coloro che hanno assaltato il Parlamento americano non le fa onore. Lei dirige una Rai pubblica. Paragonare quello che accade in Italia alle scene degli Stati Uniti è una sciocchezza", ha tagliato corto l'ex ministro dell'Interno. Ma la Sala non ha mollato: "Sì, mi fa onore. Non mi metta in bocca parole che non ho detto. Ho parlato di cavalcare la rabbia. Donald Trump per mesi ha cavalcato quella rabbia. Quella cosa non è capitata all’improvviso". Successivamente, Salvini ha rincarato la dose sui social contro la Sala: "L'arroganza, i sorrisini e i comizietti faziosi di certi giornalisti della tivù pubblica non finiscono mai di stupirmi. Salvini pericoloso, brutto e cattivo come Trump. La pazienza è la virtù dei forti", ha concluso il leader della Lega.
Lei? La rom che sfida Salvini: il partito da 180mila voti che fa gola alla sinistra