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Cav, avanti Pdl: Resto in pista

Non solo crisi. Berlusconi carica i suoi: "Io sempre impegnato per la libertà. Siamo il primo partito e cresciamo, ricordiamocelo"

Giulio Bucchi
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Il Cavaliere inesistente lontano da Palazzo Chigi? Nient'affatto: Silvio Berlusconi smentisce chi lo voleva (sperava) fuori dai giochi con le dimissioni da premier e ogni settimana che passa è sempre più al centro del dibattito. Anche oggi, Santo Stefano, non rinuncia a un paio di puntatine su crisi e futuro del centrodestra. Prima avverte gli italiani sulla "manovra recessiva" del suo successore Monti, quindi conferma con forza la sua volontà di restare nell'agone: "Sono sempre impegnato per la nostra forza di libertà, resto sempre in pista anche per il futuro". Insomma, almeno per i prossimi mesi non ci sarà Pdl senza Berlusconi. L'obiettivo dell'ex premier è condurre il parlamento a varare quella "riforma dell'architettura costituzionale" più volte auspicata. "Se riusciremo a farla in questo tempo che ci divide dalla fine della legislatura - ripete in collegamento telefonico con la Comunità Incontro di don Gelmini - potremo veramente dire che abbiamo fatto qualcosa di grande e di importante". All'Italia serve anche l'aiuto dell'Europa e della Banca centrale. L'Eurotower deve poter "garantire l'euro". La chiave, per l'Italia, è però sempre il Pdl: "Voglio ricordare a noi stessi che siamo sempre il partito di maggioranza in parlamento e che i sondaggi ci danno in forte anzi fortissima ricrescita perché gli italiani sono preoccupati", ha concluso il Cav.  

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