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Imbarazzante fuorionda di Canton: Maroni non sa fare il capo

Un microfono rimasto aperto mette nei guai il neosegretario provinciale di Varese della Lega che dice: Bobo sarà mai leader della Lega

Lucia Esposito
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«Maroni non ha i numeri, non potrà mai essere il leader della Lega». Galeotto fu il microfono rimasto acceso. E così Maurilio Canton, neosegretario provinciale della Lega in quel di Varese, è protagonista dell'ennesimo caso. È successo che l'altra sera su La7, durante la trasmissione Piazza Pulita di Alessandro Sortino, Canton è stato intervistato. Nella piazzetta della sua Cadrezzate ha giurato sulla compattezza del Carroccio, che s'era diviso al recente congresso perché Umberto Bossi aveva imposto proprio Canton facendo fuori gli uomini vicini al titolare dell'Interno. «Tutto è finito con il congresso» ha detto il segretario provinciale davanti alle telecamere «ora sto girando le sezioni della provincia e ovunque vado sto trovando un clima di grande unità e compattezza». Il problema è che quando s'è abbassato l'obiettivo, il leader locale ha attaccato Maroni senza accorgersi del microfono rimasto acceso: «Nella Lega si parla di sondaggi che danno il movimento al 5% adesso e con Maroni al 12%. Non è vero. E Maroni non è la persona giusta per prender in mano il partito. È un gran ministro, potenzialmente presidente del Consiglio, ma non è adatto per fare il leader della Lega. Non ha i numeri». Non è finita. Perché durante il programma è andato in onda anche l'intervento di un anonimo dirigente padano che ha definito le contestazioni al congresso varesino «una trappola», ordita dal gruppo dei maroniani. Per questo ci sarà una resa dei conti perché i seguaci del ministro «si sono spinti troppo oltre facendo una cosa che in trent'anni nella Lega non è mai avvenuta». Per tutta risposta, Bobo ha incontrato per più di tre ore i Giovani padani di Varese, raggiungendoli nella sede cittadina (in quella provinciale sono state cambiate le serrature e i ragazzi hanno dovuto liberare i locali). Bobo non ha parlato delle divisioni interne del movimento, limitandosi a sorridere quando gli hanno riferito le parole di Canton. Alcuni dei suoi hanno però commentato: «Maroni non ha i numeri? Lo dice proprio lui, che è stato imposto e non ha preso un solo voto dai militanti...». Il segretario provinciale, dopo il fuorionda, ha cercato di metterci una pezza. Dicendo che non ha affermato nulla di clamoroso, e che comunque «Maroni sarebbe un ottimo presidente del Consiglio». Quasi negli stessi istanti, Bobo chiosava: «Chi mi vede bene come premier in realtà mi vuole male». Matteo Pandini e Marco Tavazzi

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