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Ci costano 350 euro l'anno per famiglia

Confcommercio ha fatto i conti di quanto spende una famiglia per la casta. Ogni cittadino invece spende 150 euro

Carlotta Addante
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Trecentocinquanta euro l'anno. Questo è quanto costa ad ogni famiglia italiana la casta politica. Cifre, quelle diffuse da Confcommercio, che non stupiscono affatto. Anzi, non fanno altro che affondare il coltello in una piaga che denunciamo da tempo. I dati - Secondo l'associazione, che ha escluso dalla sua analisi i costi di tutto gli organi non elettivi, l'insieme della rappresentanza politica, dalla sua elezi0ne fino al funzionamento degli organi legislativi nazionali e decentrati, costa alle famiglie "oltre 9 miliardi di euro l'anno, corrispondenti a poco più di 350 euro per nucleo familiare, circa 150 euro a testa". Insomma, ognuno di noi, dal primo anno di vita fino all'ottantesimo, deve calcolare di dover mettere da parte circa 12 mila euro. Una cifra assurda che mette l'accento ancora di più sulla necessità della riduzione della spesa pubblica, che supera di 50% il Pil, a partire dalla riduzione del numero dei rappresentati politici. La soluzione - Lo studio di Confcommercio non si limita ad elencare una serie di data ma prova anche a suggerire alcune soluzioni. Come qualla di ridurre di un terzo il numero dei parlamentari così che il risparmio possa essere usato o per ridurre l'Irpef o per autare le famiglie povere. "Applicando ai circa 154 mila rappresentanti politici dei vari organi collegiali nazionali e locali, ognuno dei quali costa circa 59 mila euro all'anno - dicono da Confcommenrcio - l'ipotesi della riduzione di poco più di un terzo del numero dei parlamentari si avrebbe un risparmio di spesa di oltre 3,3 miliardi all'anno. Cifra sufficiente ad attuare una riduzione permanente di circa 8 decimi di punto della prima aliquota Irpef a beneficio di oltre 30 milioni di contribuenti o, in alternativa, ad ottenere permanentemente una somma di 2.900 euro all'anno da destinare a tutte le famiglie in condizioni di povertà assoluta. In entrambi i casi - conclude Confcommercio - si tratterebbe della più grande ed efficace operazione di redistribuzione mai effettuata nel nostro Paese".

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