Arriva in stampelle e salva tutti: Ascierto l'eroe dell'aula
L'infortunio non ferma l'ex aennino che salva il governo nel giorno della fiducia
Come Enrico Toti, che contro il fuoco dei nemici scagliò la stampella che lo teneva in piedi. Ieri Filippo Ascierto (deputato Pdl con un passato in Alleanza nazionale) s'è presentato al voto sorretto da due grucce a causa di un acciacco, che però non gli ha impedito di fare il suo dovere al momento di cementare la fiducia al governo del Cavaliere. Il suo ingresso a Montecitorio è stato fotografato anche da un sms della diretta web dall'aula a cura di Franco Bechis, vicdirettore di Libero. Alle 14.11 di ieri Bechis messaggiava: «Ecco l'eroe di giornata, Filippo Ascierto, il parlamentare Pdl (ex An) più amato dalle forze di polizia per cui si batte. Si era infortunato, tutti erano certi che restasse a casa. Lui è arrivato con le stampelle. E ha causato uno stranguglione a mezzo Partito democratico. Non come quello dei radicali che ha paralizzato Bersani & C... ma insomma, valeva la pena vederli quando Ascierto è entrato in aula». L'eroe stampellato, dunque, è stato decisivo per le sorti del governo e quasi fatale per le coronarie dei democratici. Senza il voto dell'ex aennino, i “sì” incassati da Berlusconi si sarebbero fermati a 315, una quota che come aveva riconosciuto il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, avrebbe creato non pochi imbarazzi e avrebbe costretto il Cavaliere a recarsi al Colle per un confronto - non certo semplice - col presidente Napolitano per comprendere come uscire dall'impasse politica. E invece no, è andata come vi raccontiamo in queste pagine. Anche (se non soprattutto) al novello Toti pidiellino che non s'è sottratto - anche se sarebbe stato uno dei pochi con la scusa pronta e più che valida - alla chiamata del premier. I soliti maligni hanno provato a guastare il quadretto, mettendo in giro la voce che il deputato avesse raggiunto la capitale in extremis con un elicottero. «Macché» ha smentito lui «sono arrivato con l'Eurostar da Padova». Poi, appoggiato alla sua stampella, ha fatto vedere a tutti il biglietto. di Andrea Tempestini