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Sardelli tradisce il Cav, ma l'eroe stampellato salva Silvio

L'onorevole di Popolo e territorio non vota la fiducia. Ma Ascierto, ex An, stupisce tutti e arriva stampellato in Aula. Pd disperato

Andrea Tempestini
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Nelle ore convulse della nuova fiducia incassata da Silvio Berlusconi, tra i corridoi di Montecitorio, sono state disegnate due parabole diametralmente opposte. Premettendo che le dizioni equivalgono ad eccessi retorici, ci piace l'idea di bollare le due traiettorie in causa come quella dell'eroe e quella del traditore. L'eroe - Il primo è stato fotografato anche da un sms della diretta da Montecitorio di Franco Bechis, vicedirettore di Libero. Alle 14.11 Bechis scriveva: "Ecco l'eroe di giornata, Filippo Ascierto, il parlamentare Pdl (ex An) più amato dalle forze di polizia per cui si batte. Si era infortunato, tutti erano certi che restasse a casa. Lui è arrivato con le stampelle. E ha causato uno stranguglione a mezzo Pd. Non come quello dei radicali che ha paralizzato Bersani & c... ma insomma, valeva la pena vederli quando Ascierto è entrato in aula". L'eroe stampellato, dunque, è stato decisivo per le sorti del governo e quasi fatale per le coronarie dei democratici. Senza il voto dell'ex finiano, i 'sì' incassati da Berlusconi si sarebbero fermati a 315, una quota che come aveva riconosciuto il ministro Ignazio La Russa avrebbe creato non pochi imbarazzi e avrebbe costretto il Cavaliere a recarsi al Colle per comprendere come uscire dall'impasse politica. Il traditore - Il secondo, quello che con eccesso retorico chiamiamo traditore, è il deputato di Popolo e Territorio Luciano Sardelli. In piena trance mass-mediatica, nella mattinata di venerdì, si era divertito a gettare scompiglio. "Non voterò la fiducia a Berlusconi", aveva annunciato gettando il Pdl nello scompiglio. Acrobatica la giustificazione al non-voto: "Non voglio che il premier diventi il capro espiatorio di tutto ciò che sta accadendo". Insomma, ci permettiamo di azzardare, l'onorevole Sardelli per salvare l'Italia dalla crisi economica preferiva far cadere il governo, di modo che Berlusconi non potesse essere ulteriormente additato. Sarà. La manfrina è proseguita a lungo. Il premier assicurava: "Sardelli c'è, e voterà la fiducia". Poi l'incontro, il faccia a faccia tra il Cavaliere e il deputato di Popolo e territorio. Esito negativo. "Non voto la fiducia", aveva commentato Sardelli. "E' una sorpresa negativa", ha ribattuto Berlusconi. Ma tant'è, il gesto dell'eroe stampellato ha annullato il tradimento del signor Popolo e territorio. Moffa: "Sardelli è fuori" - Il sasso scagliato nello stagno da Sardelli, però, ha provocato un piccolo marmoto. "Per me - ha tagliato corto Silvano Moffa, presidente dei deputati di Popolo e territorio -, poiché non si è presentato al voto dopo aver rassicurato il contrario, è fuori dal gruppo". Pronta la replica di Sardelli: "Sono andato io via dal gruppo. Ho già preparato la lettera che arriverà a breve". Poi chiede a Moffa "di non avere eccessivo sussiego con il centrodestra". E aggiunge: "Se non ricordo male, non ha votato la fiducia a Berlusconi lo scorso 14 dicembre". E ora Sardelli entrerà nel gruppo Misto? "Sì, entrerò nel gruppo Misto".

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