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Ma il governo va sotto in aula

Maggioranza battuta: approvato un odg del Partito Democratico sull'8 per mille destinato allo Stato. Letta: "Giornate turbolente"

Andrea Tempestini
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Silvio Berlusconi nel giorno del suo compleanno chiede ai suoi di smettere di litigare. Auspicio prontamente disatteso. Il governo va subito sotto in Aula, per ben 23 voti, su un ordine del giorno del Partito Democratico al testo sulla ripartizione della quota dell'8 per mille destinato allo Stato. Il testo, su cui era stato espresso il parere contrario del governo, è passato con 247 sì e 223 no. L'ordine del giorno - il cui primo firmatario è il deputato democratico Antonino Russo - impegna il governo a prevedere la possibilità di destinare l'otto per mille anche alle scuole pubbliche. Letta: "Giornate turbolente" - Le giornate difficili in cui versa l'esecutivo vengono fotografate dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, che è intervenuto al seminario sulle dismissioni al ministro dell'Economia, scusandosi per l'assenza del Cavaliere, che non è potuto intervenire. "Sono giornate intense e per certi versi turbolente - ha spiegato Letta -. Il Presidente del Consiglio si scusa ma è assediato da impegni vari. Scusatemi tanto, vi ricordo che oggi è anche il suo compleanno. Ringrazio il ministro Tremonti per questo evento - ha aggiunto -. C'è qui la massima concentrazione di cervelli imprenditoriali, amministrativi e contabilie". L'ordine del giorno - Il testo su cui è andata sotto la maggioranza, nel dettaglio, impegna il governo a "modificare la legge 20 maggio 1985, n.222, sull'otto per mille al fine di consentire ai cittadini di indicare esplicitamente la 'scuola pubblica' come destinataria di una quota fiscale dell'otto per mille da utilizzare d'intesa con enti locali per la sicurezza e l'adeguamento funzionale degli edifici e a pubblicare ogni anno un rapporto dettagliato circa l'erogazione delle risorse e lo stato degli interventi realizzati".

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