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Idea passo indietro su licenziamenti. Idea condono e Ici per la Chiesa

Negli ordini del giorno approvati prevista una revisione dell'articolo 8. Tra le altre misure, anche tasse per le attività economiche della Chiesa

Veneziani Gianluca
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In attesa della definitiva approvazione della manovra avvenuta mercoledì sera con il secondo voto di fiducia alla Camera, la maggioranza ha accolto alcuni ordini del giorno. Tra gli altri, è stata eliminata l'esenzione fiscale per la Chiesa, con l'introduzione dell'Ici anche per gli immobili vaticani.  Passa poi la richiesta avanzata da Domenico Scilipoti di un condono fiscale ed edilizio: il governo s'impegna a valutare l'opportunità di ricorrere allo scudo. Ma la vera novità è la revisione del tanto discusso articolo 8, che avrebbe concesso maggiore flessibilità nel lavoro e deroghe sui licenziamenti. E' possibile ora un tavolo con le parti sociali, suggerito dall'ex ministro del Lavoro, Cesare Damiano (Pd). In questo senso verrebbero meno gli effetti di deroga dell'articolo 8 rispetto all'articolo 18, che prevede il reintegro del lavoratore licenziato senza causa. La Cgil è ancora più radicale e chiede la totale cancellazione dell'articolo 8, considerato una misura iniqua per i lavoratori. Risponde Maurizio Sacconi, ricordando che l'articolo sarà modificato solo quando tutte le parti sociale saranno d'accordo. Sull'accettazione dell'articolo 8 c'era stata, infatti, una frattura tra i sindacati: La Cisl la Uil lo avevano accolto, pur con riserve, la Cgil lo aveva rifiutato.

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