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Pacchetto anti-crisi, revisione esenzioni Chiesa e ipotesi condono

Nella selva di ordini del giorno, approvato anche l'impegno a rivedere l'articolo 8 e quello sulla pensione anticipata per le madri lavoratrici

Andrea Tempestini
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La Camera "con 254 voti a favore, 185 contrari e 137 astenuti, soprattutto nelle fila di Lega e PdL, ha approvato un ordine del giorno alla manovra presentato dal deputato di Fli Enzo Raisi, per la revisione delle esenzioni fiscali di cui beneficia la Chiesa". La comunicazione è arrivata dallo stesso deputato Fli, che ha diffuso una nota. Escluse attività commerciali - L'ordine del giorno prevede la revisione delle esenzioni fiscali alla Chiesa "con la richiesta di escludere le attività commerciali, anche se esercitate non in via esclusiva, facendo salve solo quelle accessorie fino ad un fatturato massimo di diecimila euro annui - e l'apertura di un tavolo di confronto con la Santa Sede per arrivare alla piena adesione dello Ior, la banca vaticana, alle norme in materia di evasione ed elusione fiscale, riciclaggio e frodi vigenti nell'Unione europea".   "Equità fiscale" - "A questo punto - ha commentato Raisi - mi pare chiaro quale sia l'indirizzo del Parlamento, anche con la 'non opposizione' di vasti settori della maggioranza, su di un tema che tante polemiche ha suscitato. Non penso affatto che, per quanto inaspettato, sia un voto contro la Chiesa, ma per l'equità fiscale, la concorrenza dei mercati e la trasparenza bancaria". Ipotesi condono - Tra le decine di ordini del giorno presentati dai gruppi politici, il governo, rappresentato dal sottosegretario all'Economia Alberto Giorgetti, ha accettato ufficialmente anche quello di Domenico Scilipoti. Il parlamentare ex dipietrista "impegna il governo a valutare se adottare il tanto vituperato condono fiscale". Inoltre è stato approvato un odg del pd con cui l'esecutivo si impegna a valutare una revisione del contestato articolo 8, e infine uno della Lega sulla pensione anticipata per le madri lavoratrici.

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