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Rocco e Italo, l'offerta-ricatto: "Un passo indietro e niente vendette"

Fli e Udc offrono a Berlusconi un salvacondotto a patto che si dimetta. Ma il Pdl chiude la porta

Andrea Tempestini
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Fli e Udc offrono a Silvio Berlusconi un salvacondotto giudiziario, a patto che si dimetta da premier e lasci ad altri il timone del Paese. Ieri la richiesta è giunta sia da Italo Bocchino che da Rocco Buttiglione. «Silvio lasci e la politica lo tutelerà, assicurandogli un atteggiamento non vendicativo nei confronti della sua persona e delle sue aziende», afferma il numero due di Futuro e Libertà. La stessa proposta arriva dal presidente dell'Udc. «Berlusconi lasci e gli verrà garantito un salvacondotto giudiziario», sostiene Buttiglione. Non è la prima volta che dall'opposizione qualcuno avanza l'idea di un salvacondotto in favore del Cavaliere in cambio del suo abbandono della politica. Ma il Pdl chiude la porta. «Bocchino scambia la politica per un campo di battaglia», osserva Osvaldo Napoli. Mentre per Amedeo Laboccetta «Bocchino gioca sporco e non va preso sul serio». Ma a ventilare un passo indietro del Cavaliere ieri è anche il mondo economico. «O il governo è in grado di mettere in campo una grande operazione per recuperare credibilità oppure è meglio trarne le conseguenze», dice Emma Marcegaglia. Per l'ad di Banca Intesa Corrado Passera, invece, «il governo deve mettere in campo un piano per la crescita o è meglio cambiare».

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