Scontro Formigoni-Calderoli sul Federalismo
Il leghista."Chieda a Tremonti dove sono i soldi per la riforma". Il Governatore."Adesso Calderoli si sfila?"
Saranno i troppi ministri schierati in campo dal Governo per la realizzazione del federalismo, sarà per la difficoltà che comporta una tale riforma strutturale, sarà perché la manovra correttiva varata da Giulio Tremonti ha spostato parte delle risorse destinate a questa voce del programma di Governo, sta di fatto che sul federalismo continua a regnare la confusione. Alle frecciate scagliate contro il Carroccio dal Governatore della Lombardia Roberto Formigoni, infatti, questo pomeriggio ha risposto il ministro per la semplificazione Roberto Calderoli, il quale si è sfilato dalle polemiche sulla manovra finanziaria su cui le Regioni sono state (e lo sono tuttora) sul piede di guerra. Intervenendo a un incontro sulle donne organizzato dalla Lega nella sede della Regione Lombardia, infatti, Calderoli ha invitato Formigoni a non cercare più la mediazione del Carroccio in tema di risorse per il federalismo. "Quando sento Formigoni, mi viene voglia di dire: il ministro dell'Economia è del Pdl, anche Formigoni è del Pdl; vada a parlare direttamente con il ministro Tremonti". Semplice problema di referenze e responsabilità? A Formigoni non sembra questa la motivazione. "Curiose le dichiarazioni del ministro Calderoli. Il governo ci ha sempre detto che sui numeri e le cifre del federalismo noi Regioni dobbiamo parlare con Calderoli e così abbiamo fatto. Adesso non è più così? Adesso Calderoli si sfila? Se Calderoli non è più il ministro responsabile delle cifre del federalismo ce lo dicano. Forse è proprio per questo che le osservazioni che io ho fatto sulla manovra non hanno avuto risposta fino ad ora. Insomma ci dicano a chi dobbiamo chiedere che fine hanno fatto le risorse per il federalismo perché, così stando le cose, il federalismo fiscale non c'è più". Se non è guerra poco ci manca. A questo punto forse è il caso che intervenga il Senatur Umberto Bossi in persona. In fondo solo una settimana fa a Pontida il leader del Carroccio era stato chiaro: “L'unico ministro per il federalismo sono io”. Forse sarà lui il referente delle Regioni chiamato a far luce su una situazione sempre più intricata.