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Primo sì al ddl Alfano. Arriva in Camera dopo l'ok della Commissione

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Il provvedimento prevede nuove assunzioni per la polizia penitenziaria entro il 30 giugno

Roberto Amaglio
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Le esigenze di bilancio ammanettano le forze dell'ordine, ma danno fiato agli agenti di polizia penitenziaria. Recependo le indicazioni della Commissione Bilancio, infatti, nella tarda mattinata di venerdì la Commissione Sicurezza della Camera ha dato il suo primo ok al ddl Alfano sulla sicurezza e sulle politiche carcerarie, dando mandato al relatore Alfonso Papa (Pdl) di riferire in Aula. Provvedimenti – Tre i principali punti che contraddistinguono il nuovo ddl dopo gli appunti fatti dalla Commissione Bilancio. Il primo riguarda il momentaneo stop alle assunzioni di 3000 nuovi agenti tra Carabinieri e Poliziotti. Tuttavia, come sostenuto giovedì dal presidente della commissione Giustizia Giulia Buongiorno, “c'è la possibilità di reintrodurre le norme di adeguamento del personale cancellate qualora la relazione tecnica sulle spese (da consegnare entro 15 giorni) venisse ritenuta sostenibile”. Se per il momento Carabinieri e Poliziotti incassano il “no”, la Polizia Penitenziaria potrebbe aver presto dei rinforzi. Il sottosegretario Giacomo Caliendo, infatti, ha assicurato che è "ferma intenzione del ministro Alfano assumere i nuovi agenti di polizia penitenziaria con gli stanziamenti previsti in Finanziaria, magari già entro il 30 giugno”, come previsto nel ddl. Terzo punto sicuramente sensibile la norma che introduce la possibilità di scontare l'ultimo anno di pena ai domiciliari: dopo le prime resistenze della Lega e del ministro Maroni ("è un altro indulto"), nella maggioranza sembra essere tornata la comunione d'intenti. Scadenze – Come anticipato i tempi sono corti, tanto che la Commissione ha proposto per il provvedimento l'assegnazione in sede legislativa, ossia l'approvazione senza il passaggio in Aula. A tal proposito tutti i gruppi parlamentari si sono detti favorevoli, a eccezione dell'IdV. Se la proposta dovesse essere accolta, il ddl potrebbe essere calendarizzato a giugno, avendo così maggiori chance di diventare legge prima della pausa estiva.

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