Elly Schlein ci crede, ma evidentemente solo lei. Sì, perché ospite di In altre parole su La7, la leader del Pd sembra dimenticare i sondaggi e si dice più che ottimista sulla possibilità di superare il centrodestra. "La partita è aperta, Meloni fa bene a sentire il fiato sul collo - ammette nello studio di Massimo Gramellini in onda domenica 27 aprile -. Sono convinta che ce la faremo, non possiamo essere gli unici a sentire la responsabilità di battere questo governo. La somma delle forze di opposizione è già vicina alle percentuali del governo". Peccato però che l'ultima rilevazione, quella di Nando Pagnoncelli, dia il Pd al punto più basso dell'ultimo anno, ossia al 21,1 per cento.
L'obiettivo? Portare gli italiani al voto. Superate amministrative e referendum, per la segretaria dem la prova del nove, "il test prima delle politiche", saranno le Regionali. "Noi - spiega - ce la metteremo tutta per portare la gente a votare. Certo è importante che l'informazione pubblica, e quindi anche Telemeloni, parli di questo appuntamento. La Rai ormai si è ridotta a fare il megafono di questo governo e delle sue politiche, per cui fino a oggi abbiamo sentito parlare poco dei referendum".
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Questione di punti di vista, basta sapersi accontentare. Gli insulti a Liliana Segre, sopravvissuta bambina ad Auschwitz...E ancora, sempre prendendo di mira Giorgia Meloni e il suo governo: "Va rimesso in campo uno strumento di contrasto alla povertà. Il reddito di cittadinanza era uno strumento che si poteva migliorare insieme. Solo Meloni può pensare che in un Paese come l'Italia dove abbiamo valori di povertà che non vedevamo da 15 anni, si possono segare le gambe agli aiuti contro la povertà". Per Schlein "in un governo progressista tra le prime cose che faremo ci sarebbe quella di occuparci delle persone più povere e soprattutto dei lavoratori poveri e per questo abbiamo proposto il salario minimo che Meloni sta invece affossando".