D’accordo la sobrietà e il rigore ministeriale, ma quando c’è da gioire per la squadra della propria città, anche una persona seria come Maria Elisabetta Alberti Casellati tira fuori un’anima da tifosa. Non si hanno immagini allo stadio dell’esponente di Forza Italia, ex presidente del Senato, ma bastano i messaggi entusiasti su Facebook per l’approdo in serie B del Padova calcio, dopo sei anni.
Alla squadra veneta mancava un punto per la promozione e venerdì è arrivato grazie allo zero a zero con il Lumezzane. «Una gioia immensa per la mia città, per una tifoseria appassionata e per tutti quelli che hanno creduto fino in fondo in questo sogno», ha scritto sui social la titolare delle Riforme. «Un risultato meritato, costruito con impegno, serietà e spirito di gruppo. Complimenti alla squadra, allo staff tecnico, alla società e a tutta la grande famiglia biancoscudata. Padova è tornata dove merita», ha detto Casellati, «ai vertici del calcio italiano. Forza Padova sempre!». Per quanto riguarda la riforma del premierato, invece, il testo è fermo alla Camera per ulteriori correzioni.
Qualcuno trovi un posto a Toninelli. L’ex ministro grillino dei Trasporti è in evidente astinenza da comizi politici e ogni tanto intrattiene i suoi follower con video che definisce di “contro-informazione”. E che siano “contro” non c’è dubbio: Danilo ne ha per tutti. Dai parlamentari M5S che hanno votato per il vitalizio a De Lorenzo (che Toninelli definisce nel video «delinquente») all’ex sindaco dem Dario Nardella che ha suonato con il violino “Bella Ciao” «vestito da Trump». Le sparate maggiori, comunque, sono dirette al partito di Conte, che ha tolto la regola del secondo mandato e ha privato il Movimento di quello spirito «francescano» voluto da Grillo e Casaleggio. (Dal moralizzatore Toninelli, però, neanche una parola sullo scandalo di “Traghettopoli”).
Le vacanze di Pasqua sono finite, a Roma fa già un caldo che invoglia a fare bagni e i parlamentari possono già pensare all’estate. Se non fossero attrezzati perla spiaggia nessun problema: al “Senato shop”, il punto vendita interno a Palazzo Madama, si trovano bellissimi asciugamani da mare griffati con il logo del Senato. Si tratta di spugne di ottima qualità che i parlamentari possono acquistare per il loro tempo libero. Un brand che si trova anche su cartelline, cravatte e agendine e che ha il suo corrispettivo alla Camera con il “Montecitorio shop”, il negozio collocato proprio di fronte alla sala stampa dove si riforniscono, pagando, i deputati.