"Con il suo volto più bello, in un omaggio al Santo Padre che tanto l’amava, Roma ha saputo accogliere, in sicurezza e ordine, i tantissimi fedeli e rappresentanti dei Paesi di ogni parte della Terra, mostrando una volta di più il suo carattere di Capitale moderna e di città universale, aperta e inclusiva. Questa eccezionale prova di efficienza, spirito di servizio e collaborazione tra istituzioni rende onore a Roma e all’Italia intera, confermando la nostra capacità di affrontare le sfide più difficili con impegno e senso di responsabilità. Un sentito ringraziamento va anche a tutta la cittadinanza di Roma, che ha dimostrato comprensione, rispetto e solidarietà, contribuendo in modo decisivo alla riuscita di un evento che passerà alla storia e tributando uno straordinario omaggio di amore e riconoscenza al suo Vescovo, a cui i romani hanno voluto così bene".
Con queste parole il sindaco di Roma Roberto Gualtieri si intesta il successo della grande organizzazione dei funerali di Papa Francesco. Oltre alle migliaia di persone presenti in Vaticano, a San Pietro hanno partecipato alle celebrazioni anche alcuni dei leader più influenti del mondo: da Donald Trump a Ursula von der Leyen. Sicuramente un ottimo spot per il nostro Paese, con il governo - e l'amministrazione comunale - che hanno offerto una splendida cartolina della Capitale.
Ma Paolo Bertolucci ha subito rimesso al suo posto il sindaco piddino. Sotto al tweet di Gualteri, l'ex leggenda del tennis ha ricordato al dem quanto sarebbe preferibile avere una organizzazione del genere ogni giorno. E non solo quando si vuole fare bella figura all'estero: "Nella straordinarietà siamo i primi al mondo, nell’ordinarietà… un po’ meno". Gioco, partita, incontro.
Nella straordinarietà siamo i primi al mondo, nell’ ordinarietà… un po’ meno.
— paolo bertolucci (@paolobertolucci) April 26, 2025