Sobrietà? No, subito accuse strampalate e fango sulla premier Giorgia Meloni. Da sinistra sin dalle prime ore del mattino si scatenano. E il primo ad attaccare è l’europarlamentare di Avs Leoluca Orlando: "Il 25 aprile è la festa di tutti gli italiani. In questo 80° anniversario della liberazione dal nazifascismo ci domandiamo cosa significhi libertà. Una libertà che dobbiamo difendere in tempi oscuri e difficili in Italia, che rischiano di riportare indietro le lancette della storia e mortificare la Costituzione repubblicana fondata sulla Resistenza".
E ancora: "Celebrare le donne e gli uomini della Resistenza - continua - significa fare memoria attiva, impegnarsi affinché paura, violenza e silenzio, tratti distintivi della dittatura fascista, non ritornino a comandare".
La sinistra diserta la cerimonia del 25 aprile
Dev’esserci qualcuno, diceva Ennio Flaiano, che continua a spostare la soglia del ridicolo. Quel qualcuno, ne abbi...Sulle celebrazioni che il governo ha chiesto "sobrie" per il lutto della morte di Papa Francesco, Orlando aggiunge: "È l’ennesimo tentativo da parte del governo Meloni e dei suoi membri di fuggire alle celebrazioni di una giornata a loro da sempre indigesta. Farlo tentando di sfruttare sentimenti di grande dolore e profonda gratitudine che il mondo ha espresso in occasione della morte di Papa Francesco è disdicevole". Insomma la musica non cambia. Almeno per chi conosce solo il linguaggio dell'odio.