Poche le certezze. Tra queste il dem Marco Furfaro con l’accento sulla “u”, deputato e responsabile per il Pd delle iniziative politiche, e che iniziative: la garanzia è che lo scudiero di Elly è destinato a fare e dire la cosa sbagliata al momento meno opportuno. Muore il Papa? E quando gli ricapita al Furfaro: «Il Papa ha detto che la guerra è una follia, che costruire muri è una vergogna, che deportare esseri umani è un atto contro la vita». Goffo attacco alle “destre” che prosegue così: «Ha parlato di migranti, di ambiente, di carcerati, di sfruttati, ha detto che non esistono “vite di scarto”, ha fatto arrabbiare i fanatici, i razzisti, ha ricordato al mondo che il Vangelo non è un’arma da usare contro gli altri (...), Oggi», continua il dem, «perdiamo un argine in un tempo in cui la politica cancella l’umanità e la fede viene usata per giustificare la crudeltà. Grazie Papa Francesco», conclude il Furfaro, «per averci ricordato più e più volte da che parte stare».
Su X lo scudiero di Elly è stato sbertucciato da credenti e no. Riportiamo dei commenti a salto: «Pure oggi la tua propaganda l’hai fatta»; «Facevi più bella figura a stare zitto»; «Un Sant’uomo che non ha nulla a che spartire col Pd, che invece odia e ghettizza gli italiani»; «Hai scritto caz... anche oggi, potevi fermarti prima, ma oggi non me la sento di insultarti». Anche perché sarebbe sbagliato: lasciate che Furfaro si esprima in libertà. La giornata è storica: poteva mancare l’illuminante intervento di Angelo Bonelli? Sì, e non ne avremmo sentito la mancanza. E invece... «Addio Francesco (...) ricordo la sua enciclica “Laudato si’” in difesa del creato e del pianeta». Nel testo però inspiegabilmente non v’è alcun riferimento ai sassi dell’Adige che la premier Mosè-Meloni ha prosciugato. Stavolta sui social poche pernacchie ma reazioni particolarmente violente, dunque passiamo subito alla prima delle due creature del Bonelli e del compagno di ilarità Nicola Fratoianni. Aboubakar Soumahoro pubblica una sua foto mentre stringe la mano a Francesco.
Papa Francesco, chi comanda adesso in Vaticano
Dopo la morte di Papa Francesco, un cardinale statunitense è diventato capo ad interim del Vaticano fino all'...A corredo una frase: «Vorrei che tornassimo a sperare e ad avere fiducia negli altri, anche in chi non è vicino o proviene da terre lontane, con usi, modi di vivere, idee, costumi diversi da quelli a noi più familiari». Abou sottolinea: «Conserverò per sempre le preziose parole che mi disse». Capito? Gli disse proprio così, parola per parola. Parola di Soumahoro. Erano i tempi in cui il futuro deputato di Alleanza Verdi Sinistra veniva portato in trionfo da alcuni dei maître à penser della sinistra: Saviano, Diego Bianchi alias Zoro (con una “r) ossia il conduttore di “Propaganda Live” e il giornalista Marco Damilano ex direttore dell’Espresso su cui Soumahoro era diventato una delle firme di punta (pensate quelle di tacco). Damilano, stando a un vecchio servizio di “Striscia la notizia”, sarebbe stato anche tra le menti del fugace incontro in piazza San Pietro tra Aboubakar e il Papa, ma non abbiamo le prove.
L’altro prodotto dell’irresistibile duo Bonelli-Fratoianni è Ilaria Salis, la quale racconta: «Quando ero in carcere in Ungheria mi colpirono le immagini viste in televisione dalla mia cella, il Papa che lavava i piedi alle detenute di Re bibbia. Io che non ho mai nutrito simpatia per la gerarchia ecclesiastica lo ricorderò sempre (...) Per il suo amore sincero e incondizionato verso i carcerati, i migranti (...) Perla sua parola che nei tempi bui dell’egoismo e del razzismo è sempre stata un messaggio positivo, di speranza, di giustizia». L’ex sindaco di Napoli de Magistris cerca invece cinque minuti di celebrità, sempre sui social, citando il Santo Padre sulle «parole inascoltate su pace e disarmo». Irrompe Mimmo Lucano, altro euro parlamentare della Bonelli&Fratoianni e sindaco di Ria ce: «Il Papa mi scrisse che ero nel giusto mentre mi davano del criminale». A febbraio Lucano è stato condannato in via definitiva a 18 mesi di reclusione (pena sospesa) per falso in relazione all’accoglienza dei migranti. È il turno di Cecilia Strada, europarlamentare dem: «Bergoglio è stato un alleato quando la notte dei diritti è stata più buia, la solidarietà è diventata un crimine e chi salvava vite si sentiva molto solo». Intanto, su X, Furfaro si presenta così: «Vorrei che la mia generazione diventasse grande prima di diventare vecchia». Tranquillo onorevole: le sue gesta sono già immortali.