La finta laurea della dem assunta in Aeroporti Puglia

Carmela Fiorella, moglie del consigliere Filippo Caracciolo, non ha il titolo in Economia. Inchiesta della Procura. Lei: "Accecata dall’ambizione"
di Annarita Digiorgiosabato 19 aprile 2025
 La finta laurea della dem assunta in Aeroporti Puglia
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Ora è ufficiale: la laurea presentata dalla moglie del consigliere regionale dem pugliese Filippo Caracciolo era falsa. Lo ha comunicato L’Università di Bari a seguito dell’inchiesta del giornalista Scagliarini: «Carmela Fiorella non risulta aver conseguito presso questa Università il titolo di studio Laurea Magistrale in Economia e Management». Come invece aveva riportato nella pergamena falsificata presentata per accedere al concorso, e poi essere assunta come unica candidata ammessa in Aeroporti di Puglia.

Fiorella risulta aver sì conseguito la laurea all'Università di Bari, ma non in Economia come dichiarato e come necessario per superare il concorso, bensì in Scienze dell’amministrazione. Ad Aeroporti di Puglia per scoprilo sarebbe bastato incrociare il curriculum con quello ancora visibile online sul sito di un’altra azienda partecipata della regione: Acquedotto pugliese.
Ente in cui Fiorella era stata precedentemente nominata direttamente da Michele Emiliano. In quel caso senza bisogno di superare alcun concorso, ma soltanto a titolo di fiducia del governatore pm. E già allora la stampa riportava la notizia che fosse stata nominata da Emiliano in quanto «compagna dell’assessore regionale Filippo Caracciolo».

PRECEDENTE

Il quale è gia stato costretto alle dimissioni da capogruppo dem (pur restando consigliere regionale nel gruppo Pd) per l’accusa di turbativa d’asta e corruzione elettorale per un appalto da sei milioni di euro per la ristrutturazione di una scuola a Corato. Anche se, come spesso accade in Puglia ai politici dem, è vicino alla prescrizione.

Nel frattempo la procura ieri ha aperto un fascicolo anche sulla laurea della moglie. E a scoppio ritardato arriva sempre ieri la comunicazione del Pd nazionale: «Nel territorio della provincia Bat (Barletta-Andria-Trani, ndr) una specifica azione di riallineamento ai valori e principi della linea politica della segreteria nazionale attraverso un nuovo ciclo di dirigenti politici». È quanto dice in una nota Igor Taruffi, responsabile organizzativo nazionale dei Dem, annunciando che Filippo Caracciolo non verrà ricandidato. Annuncio superfluo dato in pasto ai media per fare bella figura, dato che Caracciolo è gia al terzo mandato e quindi per statuto Pd non più candidabile.

In serata parla Fiorella: «Sono stata accecata dall'ambizione di poter ricoprire un ruolo professionale che ritenevo potesse coronare il mio percorso di studi e la mia esperienza di lavoro nel campo delle Risorse umane. Chiedo scusa a tutti».

Tace invece Antonio Decaro (già in campagna elettorale per sostituire il suo padrino Emiliano) che due giorni fa era a Trani proprio con Filippo Caracciolo. Tolta di mezzo la procura, resta da capire le responsabilità e il senso politico dell’assunzione pubblica della moglie di Caracciolo. La sensazione è che i controlli siano arrivati troppo tardi e che il sistema abbia lasciato ampi spazi di manovra in una procedura pubblica da 80mila euro annui. Possibile che, senza l’inchiesta dei giornali, l’ente regionale non si fosse accorto delle irregolarità nella domanda, tanto da assumerla a dispetto di altre candidature scartate, quelle si, accertandone irregolarità?

RELAZIONI

In Aeroporti di Puglia Caracciolo può contare su un suo fedelissimo, nominato dal governatore Emliano su indicazione proprio del consigliere regionale: Ruggiero Dicorato. Anche lui come Caracciolo barlettano, e suo grande amico. Dicorato nel curriculum di una pagina non riporta alcuna esperienza in consigli di amministrazione, né in società pubbliche, ma soltanto i due incarichi di consigliere comunale nel 2013 e nel 2018, a sostegno del centrodestra. Tipico trasformismo del sistema Emiliano. Sempre al suo fianco è stato invece Antonio Vasile, prima suo assessore nell’amministrazione di Bari e ora da lui nominato presidente di Aeroporti di Puglia. Nonché dell’associazione che raccoglie i finanziamenti elettorali per le campagne di Michele Emiliano.