Immaginiamo Paolo Berizzi e compagni toccare tutti i ferri a portata di mano e affidarsi alle preghiere del loro dio sinistro fino al 23 aprile, giorno in cui Sergio Mattarella si rivedrà in pubblico per la ripresa ufficiale degli impegni dopo l’intervento medico al quale si è sottoposto. Fino ad allora, c’è da scommettere, i predicatori del rischio onda nera vivranno un calvario interiore nell’angoscia di essere rappresentati dal «fascista Ignazio Benito Maria Larussa», che in quanto seconda carica dello Stato sarebbe il supplente e quindi «cosa mai potrà andare storto alla vigilia del 25 aprile?», ha scritto su X il giornalista di Repubblica autore di NazItalia-Viaggio in un Paese che si è riscoperto fascista.
Bisognerebbe però conoscere meglio la Costituzione, specie all’articolo 86, e verificare la natura dell’impedimento del presidente che, nel caso specifico di convalescenza breve, non necessita di alcuna supplenza. Tradotto: La Russa resta presidente del Senato e Mattarella resta prima carica dello Stato senza bisogno di un sostituto. L’unico precedente in tal senso, di impedimento fisico permanente, risale al 1964, durante la presidenza di Antonio Segni, che a fine anno si dimise. Ma non è certamente questo il caso.
Ignazio La Russa sulla lista islamica: "La soluzione è non votarli"
Il giorno dopo la disfatta del partito islamico alle elezioni comunali di Monfalcone (2,94%, 343 voti e nemmeno un consi...Per Sergio Mattarella, il garante della Costituzione, «signore dell’implicito», per dirla alla Marco Follini che ieri su La Stampa ne ha elogiato il «potere metafisico», la ripresa sarà veloce e questa non può che essere una buona notizia. Per tutti. Proprio Ignazio La Russa, intervenuto mercoledì al convegno sulla difesa europea organizzato dal senatore di Fi Maurizio Gasparri in ricordo del generale Claudio Graziano, per primo gli aveva mandato un messaggio caloroso: «Forza presidente, torna presto. Ti aspettiamo».