Luca Fasan, sindaco di Monfalcone: "Gli islamici preferiscono le nostre regole"

Luca Fasan: "Il flop di Konate era previsto. Lo hanno accusato di aver strumentalizzato la religione"
di Alessandro Gonzatomercoledì 16 aprile 2025
Luca Fasan, sindaco di Monfalcone: "Gli islamici preferiscono le nostre regole"
2' di lettura

«Ne ero certo...». Della vittoria? «Non solo di questa. Si percepiva l’aria, va detto, ma ammetto che siamo andati oltre le aspettative». E di cos’altro era certo? «Del risultato basso della lista Italia Plurale». Perché? «Non mi va molto di giudicare l’operato degli altri, però evidentemente a una parte della comunità islamica non è piaciuto il comportamento di Konate, che è il capo del centro culturale Darus Sallam».

Si spieghi.
«Su Facebook, durante la campagna elettorale, era nato un gruppo formato da soli musulmani, soprattutto bengalesi, che accusavano Konate di aver strumentalizzato alcuni messaggi religiosi a uso personale. Ovviamente me l’hanno riferito, lo voglio sottolineare, perché in questo gruppo scrivevano solo in arabo. Ma chi me l’ha detto mi ha trasferito il malcontento di una fetta di quel potenziale elettorato».

Monfalcone, Sara Kelany denuncia il partito islamico: "Chi sono davvero"

Il primo partito islamico d'Italia, "Italia plurale" guidata dal candidato sindaco di origini senegalesi B...

Luca Fasan, 60 anni, nato nel Milanese, è il nuovo sindaco di Monfalcone, 30mila abitanti in provincia di Gorizia, profondo Nord-Est. Era l’assessore uscente alla Cultura e promozione del territorio, eletto consigliere comunale nel 2022. Commerciante, è amministratore unico di un’azienda edile. Leghista, è stato il candidato del centrodestra unito, coalizione che ha trionfato col 70,8% delle preferenze (8.272 voti): oltre al Carroccio (31%), Fratelli d’Italia (9,7), Forza Italia (5,7), “Cisint per Monfalcone” (la lista civica dell’ex sindaco diventata europarlamentare, al 24%), e il Popolo della Famiglia (1,2). Parliamo col sindaco poco prima della proclamazione. «Non voglio essere sgarbato, le chiedo scusa, possiamo andare veloci? Altrimenti iniziano senza di me».

L'aria che tira, Parenzo lo irride e il sindaco di Monfalcone lo zittisce

Il caso Monfalcone agita lo studio di L'aria che tira, su La7. L'obiettivo di David Parenzo e dei suoi ospiti se...

Sarebbe un inedito. Comunque: diceva che non si aspettava un consenso simile...
«Si tratta di una dichiarazione importante di fiducia da parte dei cittadini. È un forte attestato di stima che ci onora e che ci chiama ancora una volta al senso di responsabilità nei confronti di tutti».
La sinistra vi ha accusato di fomentare la paura.
«Guardi: i monfalconesi hanno scelto chiaramente la continuità, il pragmatismo, il nostro modo di concepire la città e il suo sviluppo. Hanno confermato un modello di amministrazione che si basa sui fatti, non sulle parole, né sugli attacchi».
Stando ai vostri calcoli vi ha votato anche una parte di comunità islamica? 
«Più che sui calcoli mi baso sugli incontri elettorali di questi mesi. Sì, le dico che un centinaio di appartenenti alla comunità islamica ci avevano assicurato l’appoggio. Si capiva che ci avrebbero votato veramente. Abbiamo avuto il sostegno della parte più moderata della comunità musulmana, quella che si è perfettamente integrata, che lavora e che chiede il rispetto delle regole da parte di tutti. Dovrebbero essere presi a modello dagli altri».
Come siete arrivati a una vittoria di queste dimensioni?
«Con le dimostrazioni date nel corso del tempo e con una squadra voluta fin dall’inizio dalla Cisint, che con impegno e passione ha saputo mandare un grande messaggio alla città. Abbiamo sempre messo davanti a tutto e tutti le esigenze dei cittadini».