Politica? No grazie. "Per continuare a nutrire la ricerca, la scienza e la cultura scientifica del Paese credo che per me sia necessario rinunciare a quest’offerta, seppur importante: vi ringrazio ma davvero che non fa per me". Con un messaggio postato sul suo profilo Facebook, Antonella Viola, nota biologa e professoressa corteggiata dal Pd per le regionali in Veneto scioglie i dubbi e rinuncia alla proposta di candidarsi. "Mi sono voluta prendere un momento di silenzio, nel fine settimana, per prendere una decisione sulla proposta arrivata dalla colazione del centro sinistra - prosegue Viola sui social - e sono ovviamente onorata per questa proposta". Molti miei amici, dice la scienziata, l’avevano consigliato di accettare subito, mentre "la mia prima reazione è stata quella di dire non sono assolutamente capace di fare una cosa del genere", forse - ammette - "perché condizionata da questioni culturali".
E, ancora, "naturalmente sento il senso di responsabilità, il Veneto è la Regione dove sono cresciuta umanamente e professionalmente e quindi ci tengo e sarebbe bello restituire il tanto che ho ricevuto". Tuttavia, puntualizza la ricercatrice "io già sto restituendo, al Veneto e all’Italia, con il mio lavoro". "Tutti questi pensieri si sono accavallati nella mia testa in questi giorni ma, alla fine - aggiunge - il tema è sempre lo stesso: la politica è un altro mestiere e io sono una scienziata e questo non è un mestiere, è la mia identità. Donna, madre e scienziata sono le tre categorie che mi definiscono".
Viola ammette anche che "non è facile rinunciare" a una proposta come quella avanzata dal centrosinistra. Tuttavia accettando, chiarisce, "il rischio è, non solo che le competenze in un altro tipo di lavoro non vengano valorizzate ma è anche ma di perdere l’autonomia che per me è essenziale nella scienza". "Uno scienziato, insiste, deve mantenere la sua libertà intellettuale e di giudizio, indipendentemente da ideologie e da schieramenti per continuare a nutrire la ricerca, la scienza e cultura scientifica del Paese".
Viola ha anche menzionato che oltre la ricerca e l’insegnamento, il suo terzo compito è quello di "cercare di portare avanti il processo di democratizzazione della scienza e per farlo è importante che uno scienziato mantenga l’autonomia: non sono mai stata iscritta a un partito e mai lo farò". "Auguro tutto il meglio a entrambi i candidati che saranno identificati" per le prossime elezioni regionali del Veneto, ha concluso Viola dando la sua disponibilità a fornire consigli, se ce ne sarà bisogno, "ma a distanza, in modo autonomo e indipendente e sempre seguendo la mia grande passione per la ricerca scientifica".