"E' chiaro che il negoziato non è semplice perché gli interessi in qualche modo ognuno cerca di farli a casa propria": Giancarlo Giorgetti, ministro dell'Economia e delle Finanze, lo ha detto a proposito dei dazi americani e della visita della premier Giorgia Meloni, che andrà a Washington la settimana prossima per incontrare il presidente degli Usa Donald Trump e parlare di questo delicato argomento. Giorgetti, poi, ha fatto sapere che la settimana successiva a quella dell'incontro Trump-Meloni, anche lui andrà negli Stati Uniti per vedere il segretario del Tesoro americano.
"Dobbiamo trovare una sintesi, un compromesso corretto, lo ribadisco, per trovare elementi di forza nel mondo del G7 cioè dei paesi che condividono i principi di libertà e democrazia", ha proseguito il ministro dell'Economia ed esponente della Lega in videocollegamento con la scuola politica del suo partito a Roma. Giorgetti ha parlato di "un momento di grande cambiamento in cui quello che veniva dato per scontato, dalle regole di comportamento alla globalizzazione, il commercio libero, sono messi pesantemente in discussione. Quindi io credo che sicuramente questo scossone che parte dall'amministrazione Trump, in parte dalla politica, ri-disignerà anche i confini ed equilibri mondiali non soltanto politici ma anche economici".
Il ministro dell'Economia, infine, ha sottolineato: "Occorre dire con tranquillità che il Wto è già morto da qualche anno". Quindi ha ribadito la necessità di una riscrittura degli equilibri: "Questo momento chiamiamolo così, come le doglie di un parto, eèil parto di un nuovo sistema in cui alcune regole dovranno essere riscritte, un nuovo ordine mondiale dovrà essere definito e tutto il mondo uscito da Bretton-Woods e dalla seconda guerra mondiale va risistemato".