"Oggi un’agenzia di rating come S&P, non accusabile di leghismo, amicismo o sovranismo, in un momento così complesso, innalza il grado di fiducia nei confronti dell’economia italiana". Matteo Salvini mette in risalto che "per anni siamo stati abituata all’Italia declassata" e contrattacca dicendo che "in un momento in cui succede di tutto con Usa, Cina e Ue, i dazi, le Borse europee che scendono e salgono, le agenzie di rating dicono ’bravi', ora, non è che io mi alzi più o meno felice in base allo spread e alle agenzie di rating, ma mediaticamente - osserva ancora il vicepremier e leader della Lega - vediamo che c’è questo squilibrio, se ci fosse stata al governo la sinistra avremmo i cortei, ma siccome abbiamo un ministro dell’Economia della Lega la notizia è tra le previsioni del tempo e i necrologi".
E anche da Fratelli d'Italia c'è grande soddisfazione per questo traguardo raggiunto dal governo. Il sottosegretario alla Presidenza del Consglio, Giovanbattista Fazzolari afferma: "Grandissima soddisfazione per l'ultimo giudizio dell'agenzia Standard & Poor's che migliora il rating dell'Italia. Tra le motivazioni della promozione, oltre al miglioramento dell'economia italiana, anche la serietà del governo Meloni nella gestione delle finanze pubbliche. La continuità' politica e la stabilità della maggioranza sono reputate da S&P un valore aggiunto. Si tratta di un successo non solo teorico ma che potrebbe facilitare l'attrazione di investimenti esteri in Italia e l'acquisto dei nostri titoli del debito pubblico".