Elly Schlein? Non le va bene neppure lo stop ai dazi

venerdì 11 aprile 2025
Elly Schlein? Non le va bene neppure lo stop ai dazi
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Lo stop di 90 giorni ai dazi stabilito da Donald Trump non basta ad Elly Schlein. La segretaria del Pd, oggi - venerdì 11 aprile - in visita al Salone del Mobile di Milano con una delegazione del suo partito, ha lanciato un nuovo affondo contro il governo, sottolineando che i danni per l’economia italiana sono già stati fatti. "C'è stato un annuncio di sospensione, bene – ha detto –, ma non pensiamo che i pericoli siano sventati". Insomma: prima non andavano bene i dazi, ora non va bene lo stop ai dazi.

Secondo la segretaria, inoltre, il governo e Giorgia Meloni avrebbero “sottovalutato” l’impatto economico dell’annuncio dei dazi, anche solo nei mesi precedenti al 2 aprile. "L'annuncio ha già frenato commesse, frenato investimenti e causato grande incertezza e danno alle imprese italiane", ha accusato. "Non è che per amicizia ci si può far trovare impreparati", ha ribadito il concetto. Francamente, concettao assai scentrato: in che modo Meloni avrebbe potuto fermare Trump? Argomentazioni, insomma, che lasciano il tempo che trovano.

Il Pd, ha ripreso la segretaria dem, è al fianco delle imprese e dei lavoratori. “Siamo impegnati nell’ascolto delle preoccupazioni del mondo delle imprese e dei sindacati – ha spiegato –. Ci sono stati incontri con imprenditori e sindacati sull'incertezza per i danni che i dazi annunciati e poi sospesi, domani chissà, hanno già creato”. Danni, ha sottolineato, “ingenti all’economia, alle imprese, a lavoratrici e ai lavoratori”. Ci pensano i compagni, insomma.

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Ma l'intemerata schleiniana contro Meloni non è certo finita. Nel mirino di Elly anche l'imminente viaggio a Washington per incontrare Trump, viaggio in calendario per giovedì 17 aprile. "Attenzione a non dare a Trump l'impressione che ci sia una disponibilità a una trattativa bilaterale – ha avvertito Schlein –, perché le trattative bilaterali rischiano di dividere l'Europa e di farci trovare tutti più fragili, a partire proprio dall'Italia". Insomma, per la segretaria è la Ue che deve condurre il negoziato con gli Usa: “È importante che l'Europa sia su questa sfida unita e che agisca insieme”, ha concluso Schlein.

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