Eccoli, li vedete qui attorno: sono i politici-giocattoli. C’è il Berlusca sorridente con tanto di gadget annessi: un Marco Travaglio, una pezza e una sedia. E chi se la scorda la scena del secolo ad Servizio Pubblico, con Silvio che si mette a pulire la poltrona del nemico prima di sedersi? C’è anche Romano Prodi: degne di nota la ciocca di capelli e la fetta di mortadella nel kit. E poi ancora Abou Soumahoro con gli stivali sporchi di fango e l’assicurazione scaduta, Giuseppe Conte con mascherina e tessera del reddito di cittadinanza, la tiktoker Rita De Crescenzo con gli occhiali da sci per le famose e invasive gite a Roccaraso e la tessera del Movimento 5 Stelle per prenotare un seggio a Roma,
Giorgio Almirante col busto del Duce e una copia del Secolo d’Italia, Enrico Berlinguer in edizione “Questione morale” con falce, martello e Unità, Sandro Pertini con la Coppa del Mondo e la pipa e il green Angelo Bonelli coi sassi dell’Adige. Un bel capitolo a parte lo merita il partigiano Trottola, fazzoletto rosso al collo, una sorta di amuleto contro il temibile ritorno delle camicie nere. Lo affianca, oltre a una spilla dell’Anpi e a una gallina si dice «rubata», anche un bel piatto di pastasciutta rigorosamente antifascista.

Che meraviglia No, non pensate che i “sinistri” siano più soggetti di altri a diventare delle caricature. È solo un caso... Però c’è una brutta notizia: questi omini sono virtuali e quindi non sono acquistabili. È (purtroppo) tutto frutto dell’intelligenza artificiale.
