"Oggi è uno di quei giorni in cui non conta tanto il notiziario, che ruota tutto sui dazi, Trump, l'Unione europea, la Cina e Wall Street, quanto una sensazione che viene guardando i giornali", nota Daniele Capezzone nel suo "Occhio al caffè", la rassegna stampa politicamente scorrettissima di oggi.
"C'è lo sforzo di posizionamento editoriale delle testate, qualche direttore e commentatore sembra rivolgersi a precisi interlocutori politici e imprenditoriali, tipo 'guarda sono il più anti-trumpista'... Ma quello che sconcerto è la forza con cui si manifesta quello che potremmo chiamare il Partito cinese", prosegue il direttore editoriale sottolineando come oggi sia tutto chiaro: Trump conto Xi Jinping.
"Praticamente su un numero elevatissimo di giornali italiani la sensazione è quella di un tifo per la Cina. Analisti che fanno commenti razionali e preoccupati sulla forza del regime, come Federico Rampini sul Corriere della Sera. In qualche caso però ci sono analisi che auspicano che l'Europa punti su Pechino. Ex ambasciatori italiani in Cina... Oggi concentratevi un po' meno su Trump, i pro-Trump - pochi - e gli anti-Trump - tanti -. Concentratevi piuttosto su chi si mette la casacca cinese. Cresce il fenomeno degli occhi a mandorla. Occhio eh..., io ve l'ho detto".
Politica interna e questione terzo mandato: "Riuscirà in Veneto la Lega a tenere la posizione, anche senza Zaia? E che contropartita potrebbe volere in futuro Fratelli d'Italia, dalla Lombardia al Friuli Venezia Giulia?". In Campania, con De Luca fuori gioco, a sinistra "avanza la candidatura di Roberto Fico, con una convergenza del Pd sul candidato del Movimento 5 Stelle e una linea dei democratici sempre più aggregata, se non gregaria, a quella di Giuseppe Conte".
— Daniele Capezzone (@Capezzone) April 11, 2025