L'armata giustizialista si è messa in moto. Questa volta il suo obiettivo è il generale Roberto Vannacci, eletto tra le fila della Lega al Parlamento europeo. Come ha spiegato l'eurodeputato in un video pubblicato su Instagram, dopo il primo tentativo di Report ora anche il Fatto Quotidiano prova a trovare qualcosa di irregolare nelle spese per la campagna elettorale che lo ha portato a suon di voti a Bruxelles. Ma, come ricorda lo stesso Vannacci, sarà l'ennesimo buco nell'acqua. Il motivo? Il generale è stato eletto non tanti per - pochi - finanziamenti. Ma per la campagna mediatica orchestrata dal Pd e dai principali media progressisti.
"Per la campagna elettorale non ho speso quasi niente - ha spiegato Vannacci -. Ve lo ricordate il video su Report? Preannunciavo il servizio di Ranucci che avrebbe dovuto qualificarmi come evasore delle tasse e per giunta massone. E che invece ha fatto il solito buco nell'acqua. Ecco, se ne prepara un altro. Cambia però la firma del mandatario. Ora non è più Report, ma è il Fatto Quotidiano. E il giornalista è Lorenzo Giarrelli, l'autore di un articolo apparso pochi giorni secondo cui per una richiesta di chiarimenti della Corte d'appello di Palermo rischierei addirittura il mio posto da europarlamentare. Giarrelli si è dimenticato di comunicare che la circoscrizione Isole è l'unica nella quale io non sia stato eletto. Ma forse questo importante dettaglio gli è casualmente sfuggito. Al riguardo sono stati rinviati i documenti alla Corte d'appello di Palermo e anche i chiarimenti su una spesa elettorale ridicola che per tutta la circoscrizione ammonta a duemila euro. A oggi non abbiamo ancora ricevuto alcuna notizia. Quini, caro Giarrelli, non rischio alcun posto".
E ancora: "Ma non contento di ciò, il Giarrelli ha fatto istanza di accesso agli atti delle mie spese elettorali della circoscrizione Nord-Ovest. Dove, come peraltro in tutte le altre circoscrizioni continentali, non è mai stata eccepita alcuna irregolarità. E non è mai stata avanzata alcuna richiesta di ulteriori chiarimenti. E tutte le spese sono state considerate regolari. Cosa vorrà scoprire il Giarrelli? Cosa starà macchinando? Lo scopriremo solo vivendo. Intanto non faccio opposizione alla richiesta di accesso agli atti che lo zelante giornalista ha fatto. E che scoprirà così quanto irrisoria sia stata la mia spesa anche in quella circoscrizione. Eh sì, io per la campagna elettorale non ho speso quasi niente perché la mia campagna l'ha fatta il Pd. L'ha fatta il Fatto Quotidiano, l'ha fatta Repubblica e l'ha fatta anche la Stampa. Grazie! Chissà che Giarrelli non voglia prepararsi già il terreno per coprirmi le spese anche di una prossima campagna elettorale?".