Mimmo Lucano, condannato in via definitiva a 18 mesi per falso nell’ambito dell’accoglienza dei migranti (processo “Xenia”), resta sindaco di Riace. Il Consiglio comunale ha respinto la decadenza votando a maggioranza un solo astenuto e l’assenza dei tre consiglieri di opposizione- dopo il provvedimento di metà marzo della Prefettura di Reggio Calabria. Lucano non era presente.
Secondo il Viminale, seppur con pena sospesa, la condanna rientrerebbe nella fattispecie della legge Severino per la quale Lucano sarebbe stato ineleggibile.
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Il simbolo della sinistra pro-immigrazione, Mimmo Lucano, è stato condannato in via definitiva: 18 mesi per falso...La Prefettura potrà ora ricorrere al giudice civile in base all’articolo 70 del Testo unico degli enti locali. Questo comporterebbe un ricorso della stessa Prefettura al giudice civile davanti al quale Mimmo Lucano potrà opporsi. Allo stato passi formali in tal senso non risultano anche se l’Ufficio territoriale di governo, in una comunicazione delle scorse settimane, ha di fatto preannunciato che ricorrerà. «Non avevo dubbi sulla decisione del Consiglio comunale che avrebbe votato contro la mia decadenza. Spero che la vicenda si chiuda qui, ma se la Prefettura, come ha già annunciato, promuoverà l’azione popolare, ovviamente cercherò di far valere le mie ragioni in tutte le sedi opportune che la legge mi consentirà», commenta il sindaco di Riace nonché europarlamentare di Alleanza Verdi Sinistra, Mimmo Lucano. «Nel mio caso- ha aggiunto - l’applicazione della legge Severino, per come dicono tutti gli avvocati ed esperti di diritto amministrativo, è assurda. Proprio per questo stiamo pensando di rivolgerci al presidente della Repubblica Sergio Mattarella».
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Evviva, Lucano è stato condannato! Fermi tutti: non siamo noi a esultare per la condanna di Mimmo (fermi tutti di...Il punto dirimente, ha spiegato in passato il suo legale, l’avvocato Andrea Daqua, sono le eventuali circostanze aggravanti previste dalla normativa e cioè «l’avere commesso il fatto con abuso dei poteri o con violazione dei doveri inerenti a una pubblica funzione o a un pubblico servizio». E nel caso di Lucano, ha argomentato il legale, «né la sentenza della Corte di Appello di Reggio Calabria né quella della Cassazione fanno riferimento alcuno al presunto abuso di potere o a violazione dei doveri». «È assurdo il voto del Consiglio comunale che ha bocciato la decadenza di Mimmo Lucano, sindaco di Riace - attacca invece Maurizio Gasparri, presidente dei senatori di Forza Italia -. Parliamo di una persona per la quale la giustizia ha fatto tutto il suo corso, condannandola in via definitiva a 18 mesi per il reato di falso. Parliamo di un’inchiesta che ha fatto emergere la gestione, a dir poco opaca, dei fondi pubblici destinati all’accoglienza degli immigrati, con milioni di euro che il Comune di Riace avrebbe versato a società non qualificate».
E ancora: «La gestione Lucano è stata totalmente inadeguata. Ancora oggi, restano molti aspetti non chiari di un sistema che appare molto lontano dalla legalità. E Lucano invece di essere cacciato viene riconfermato a sindaco. Ci chiediamo se le sentenze per loro vadano rispettate solo quando colpiscono i loro avversari politici».