“Serve una risposta europea, l’Italia può fare la sua parte ma non da sola”: Stefano Bandecchi, segretario nazionale di Alternativa Popolare, sindaco e presidente della provincia di Terni, lo ha detto a proposito dei dazi annunciati da Donald Trump e della possibile strategia per gestirli. “I dazi stanno mettendo a rischio la stabilità dell'economia globale - ha proseguito -. Da uomo politico ma anche da imprenditore, sono molto preoccupato: il ritorno a un’era di protezionismo commerciale genera incertezza, colpendo cittadini e imprese e minando il benessere delle nostre società”.
Secondo il leader di Ap, "l’Europa deve essere unita nella sua risposta" con l'obiettivo di "scongiurare" in ogni modo "la guerra commerciale con gli Usa, ma non si può restare supini. Bene l'anticipazione di dazi europei, con l'augurio che in parallelo vi siano trattative diplomatiche che possano scongiurare ulteriori escalation, ma la Ue deve dimostrare forza e compattezza". Dunque dialogo sì, ma senza essere troppo accomodanti.
Commentando le mosse della premier Giorgia Meloni, che il 17 aprile sarà a Washington da Trump, Bandecchi ha detto: "Sta assumendo impegni importanti con le imprese in Italia e, nel suo prossimo viaggio negli Stati Uniti, potrà giocare un ruolo importante nella trattativa con Trump. Tuttavia, per tutelare realmente le nostre economie serve una risposta dell’Europa unita: trattative di singoli Stati rischiano solo di allungare i tempi di una reale soluzione, portandoci verso disastri da scongiurare. Sono pertanto convinto che la Meloni, nel suo incontro, cercherà di agevolare le comunicazioni fra Usa e Ue, ma tenendo il Paese strettamente all'interno della strategia comune europea. Fare diversamente sarebbe un clamoroso errore".