E menomale che i dazi dovevano punire Giorgia Meloni e il governo... Nella settimana schizofrenica dei mercati, Pd e compagni hanno strumentalizzato i miliardi di euro in fumo sui listini italiani, addossando le responsabilità al centrodestra colpevole di essere troppo amico di Trump, ma alla fine hanno dovuto rimettere le pive nel sacco. L’ultimo sondaggio targato Swg per La7, condotto tra il 2 e il 7 aprile, incorona infatti Fratelli d’Italia non solo come primo partito del Paese ma anche come il più in crescita. Meloni e soci sfondano quota 30 (30,2 per cento per l’esattezza), crescendo dello 0,4 per cento rispetto alla rilevazione del 31 marzo scorso.
Segno che la strategia politica della sinistra di spacciare l’inasprimento delle tariffe deciso dagli Stati Uniti come sconfitta del governo si è dimostrato un fiasco colossale. E il motivo è presto detto: gli italiani, a differenza di quanto pensano i dem, non sono scemi e sanno benissimo che i dazi sono stati imposti all’Unione europea e dunque esulano dalle competenze dell’esecutivo italiano.
Sondaggio, FdI oltre il 30%: aumenta il vantaggio sul Pd
Fratelli d'Italia si conferma sopra il 30%, con un incremento dello 0,1 rispetto alla settimana precedente, nel rece...BUGIE SINISTRE
Il premier, poi, non ha affatto esultato alla notizia al contrario della vulgata Pd- e anzi ha subito rassicurato imprese e risparmiatori che era necessario sedersi attorno a un tavolo per trattare. Mentre la sinistra tifava per il panico, Giorgia Meloni predicava calma. E i sondaggi, non a caso, la premiano. Il presidente del Consiglio gode anche di una fiducia personale del 39 per cento da parte degli italiani, e considerato che nell’ottobre del 2022 (quindi non appena eletta) questa era del 40 per cento dalle parti di Palazzo Chigi può esserci soddisfazione. Veniamo ora agli altri partiti di governo. Forza Italia, pur cedendo lo 0,2 per cento, resta davanti alla Lega (che invece guadagna lo 0,3 per cento): 8,9 per cento contro 8,7. Il saldo, sommando i due azionisti minori del centrodestra, resta comunque positivo. Per quanto riguarda il Carroccio, l’aumento in concomitanza col Congresso di Firenze è significativo e mette a tacere i presunti fastidi della base sulle altrettanto presunte divisioni interne. Il tesseramento del generale Roberto Vannacci fa bene a tutto il movimento. Il derby interno con gli azzurri può dunque continuare: una competizione che rafforza la coalizione.
SCHLEIN PIANGE
E il centrosinistra? Il Partito Democatico perde lo 0,2 per cento e scende al 22,3 dal 22,5; Alleanza Verdi Sinistra guadagna lo 0,2 e sale al 6,2; il Movimento 5 Stelle è quello che gode di più, con un +3 per cento che lo porta al 12,2 per cento, ovvero sul gradino più basso del podio dietro meloniani e piddini. Il pacifismo di Giuseppe Conte e compagni, con tanto di partecipatissima piazza anti-riarmo, sta pagando. E non è un caso che l’ex avvocato del popolo stia puntando a scalare le gerarchie nel campo progressista, cercando la sponda degli ecologisti, per mettere fuori gioco l’ala riformista del Pd. Sul fronte centristi, Azione si attesta al 3,8 per cento (-0,1), Italia Viva al 2,5 (-0,1) e +Europa all’1,8 (-0,2). Sud chiama nord, il movimento di Cateno De Luca, resta stabile all’1 per cento. Tirando le fila, il centrodestra raggiunge il 47,8 per cento contro il 40,7 di Pd-5 Stelle-Avs (i moderati non vogliono mischiarsi nel defunto campo largo). «La sinistra paga la sua politica contro l’Italia. Continuate così», è il commento, sarcastico, che si può leggere sugli account social di Fratelli d’Italia.