Un'Aula indisciplinata che fa perdere la pazienza a Fabio Rampelli. Il presidente di turno dell'aula di Montecitorio è stato costretto a bacchettare i deputati che, durante l'illustrazione e il voto delle questioni pregiudiziali di costituzionalità alla proposta di legge sulle funzioni della Corte dei Conti, hanno continuato a chiacchierare.
Da qui lo sfogo: "C'è un brusio diffuso che impedisce di parlare a chi interviene, c'è chi sale e chi scende le scale per intrattenersi in conversazioni con altri deputati, ci sono capannelli di qua e di là di deputati che chiacchierano... Tutto questo è un comportamento impensabile da tollerare in un'aula parlamentare". E ancora: "Debbo criticare il brusio continuo anche in riferimento alla lettera inviata in data odierna dal presidente Fontana ai gruppi, mi vedo costretto a sollecitare i capigruppo o in loro vece i delegati d'Aula, ad adoperarsi affinché in Aula i deputati non si intrattengano in conversazioni rumorose e tali da compromettere il corretto decorso dei lavori".
Per Rampelli "vale la stessa cosa per atteggiamenti irrispettosi, capannelli di deputati che danno le spalle all'oratore, colleghi che salgono e scendono per le scale per conversare con altri deputati: è qualcosa di impensabile da poter ancora tollerare. Il presidente ha inviato una lettera in cui espressamente chiede che ognuno debba farsi parte diligente. Se si ha bisogno di conversare basta uscire dall'aula per garantire il decoro complessivo del parlamento italiano". Un rimprovero arrivato dopo che lo stesso presidente della Camera, Lorenzo Fontana, ha scritto una lettera ai capigruppo per sollecitare da parte dei deputati un maggior decoro in Aula. Nel mirino le conversazioni che disturbano gli oratori e chi li vuole ascoltare.