Oro italiano negli Usa, Fabio Rampelli: "Non è il momento"

Dazi, la Germania pensa a richiamare le riserve auree. Ma per Fabio Rampelli di FdI "non è ancora il momento"
mercoledì 9 aprile 2025
Oro italiano negli Usa, Fabio Rampelli: "Non è il momento"
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"Quello dell’oro italiano all’estero è un tema importante, ma non può essere trattato adesso”: a dirlo Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera, di FdI. Al Foglio ha fatto sapere che l'Italia non intende fare come qualcuno in Germania ha già cominciato a pretendere. Dunque, non intende chiedere agli americani di riavere il proprio oro, né chiederà di poter inviare propri funzionari negli Usa per verificare se nell'area militare di Fort Knox ci sono ancora tutti i lingotti italiani. 

I tedeschi, preceduti da Elon Musk, si sono chiesti se nessuno abbia rubato l'oro detenuto nel caveau americano. Di qui la richiesta di andare a vedere. Richiesta arrivata non da una persona qualunque, ma da un parlamentare della Cdu, Marco Wanderwitz, che già da anni chiede controlli regolari. E oggi alla Bild ha spiegato che la questione del rimpatrio torna ad essere attuale. In passato, in piena guerra fredda, l'oro europeo è finito nei depositi americani per ragioni di sicurezza.

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I tedeschi detengono il 32% del loro oro negli Usa, 1.236 tonnellate per 113 miliardi di euro. Mentre le riserve auree italiane detenute negli Usa sono addirittura superiori: si tratta del 42% del totale, per un controvalore di oltre 100 miliardi. La richiesta di rimpatriarlo, però, sembra non avere senso d'essere, dal momento che - come ha spiegato Massimo Amato, professore di Storia economica della Bocconi, al Foglio - l'oro è solo un bene rifugio come un altro e non ha più alcuna funzione monetaria da quando, nel ‘71, Nixon annunciò la sospensione della convertibilità in oro del dollaro.

I tedeschi, però, insistono con la loro richiesta perché - ha detto ancora Amato - "siamo in una fase economica segnata da una tale incertezza che è legittimo chiedersi quale sia il destino del dollaro come valuta internazionale. Con la frammentazione del mondo globalizzato può emergere una tendenza ad accumulare riserve auree, accadde anche prima della prima guerra mondiale. Ma sono operazioni con lo stesso tratto malevolo dei dazi e delle chiusure: ‘Ridammi il mio oro’ significa ‘non mi fido più di te, non mi fido più del dollaro’”. E ancora: “Sono manovre che peggiorano la situazione di rapporti già tesi, meglio evitare”. 

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