Capezzone, "ma come si permettono?": subito crisi isterica sui giornaloni

lunedì 7 aprile 2025
Capezzone, "ma come si permettono?": subito crisi isterica sui giornaloni
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Politica domestica e politica estera a "Occhio al caffè", la rassegna stampa politicamente scorrettissima di oggi. Daniele Capezzone, direttore editoriale di Libero, parte con il Congresso federale che ha confermato Matteo Salvini segretario della Lega. "Dopo che il giorno precedente c'era stato il dialogo con Elon Musk, al leader leghista è arrivato anche il messaggio di Marine Le Pen. Non vi dico Francesca Sforza sulla Stampa, 'come si permettono di citare Martin Luther King lei e Nelson Mandela lui?'. Prima crisi isterica sui giornali".

A onor del vero, prosegue Capezzone, "a me pare che Salvini abbia fatto uno sforzo di massimizzare l'impatto delle sue posizioni e al tempo stesso renderle compatibili con quelle degli alleati. Difesa della svolta trumpiana ma declinata in difesa dell'interesse nazionale, fisco e sicurezza". Questione spinosa del Viminale: "Salvini si è limitato alla frase 'ne discuterò con Meloni e Piantedosi', ma a questo si attaccano i giornali che fanno una copertura molto ostile del Congresso leghista, descrivendolo come 'assalto' e 'sfida'. Da Corriere, Domani e Stampa, tutto è concepito nella chiave del 'gelo'".

Altro evento di giornata: la seconda manifestazione di Bologna pro-Europa: "Lepore, Prodi, tutta la teoria di intellettuali... Manifestazione però messa in ombra dalla presenza fisica di Potere al popolo e Cambiare rotta che volevano gli scontri con la polizia. L'altra questione è più politica: è ormai fortissima l'Opa grillina su tutto il centrosinistra. E oggi fanno impressione l'intervista di Andrea Orlando al Corriere, l'intervento di Gianni Cuperlo su Il Domani e l'intervento di Gad Lerner su La Stampa, tutti a dire 'c'è un popolo solo'. Non sembra un contributo per rafforzare la leadership dl Pd".

E sul Fatto quotidiano Giuseppe Conte fa quello che facevano i vecchi leader del Pci: "Ci stiamo aprendo". "Fossimo in Schlein, avremmo poco da ridere", sentenzia Capezzone.

Si chiude con la mobilitazione di piazza della Le Pen in Francia e "l'affaire-Trump, con la smentita delle dimissioni annunciate dai giornali del segretario al Tesoro Scott Bessent, che ieri ha fatto dichiarazioni super-trampiste. E come se la cavano i giornali?".